Già sabato sera il calo di presenze in centro era visibile a tutti. Atti vandalici e maleducazione nei vicoli appaiono fenomeni appannaggio di una ristretta minoranza di persone, a fronte di presenze di migliaia di persone nei fine settimana estivi. Il titolare di un Ristorante: “Abbiamo avuto anche disdette ai tavoli“. 
Alcuni scelgono altre mete per i giorni del fine settimana, ad esempio Perugia o la Riviera, con il centro storico di Gubbio che inizia a svuotarsi già dalle ore 1:00 in poi.

Polizia Locale in Via della Repubblica

Questi alcuni dei problemi emersi, sentendo i diretti interessati, che aprono un nuovo fronte del problema, quello relativo al lavoro e al futuro delle attività del centro storico di Gubbio.

GUBBIO – Sabato sera in centro a Gubbio, è stata un’occasione anche per fare il punto sulla situazione economica, con alcuni titolari di locali e ristoranti che parlano apertamente di “calo dei clienti e del lavoro, a partire dai giorni successivi all’entrata in vigore dell’Ordinanza n.249 che fissa le chiusure notturne alle ore 2:00″.

Il titolare di un Ristorante afferma: “Il fine settimana sono i giorni in cui lavoriamo di più, ma da due settimane a questa parte il calo delle presenze in centro e dei clienti è concreto. Abbiamo perfino avuto disdette dei tavoli prenotati, una situazione che mai ci saremmo immaginati di fronteggiare, soprattutto dopo le lunghe chiusure dovute al lockdown.

Ci sono attività che sono state chiuse dei mesi, e adesso che si poteva lavorare, è l’Amministrazione comunale a porci dei vincoli di orari.

Certo, il decoro del centro storico di Gubbio è importantissimo. Noi stessi abbiamo fatto tanto per rendere il centro più bello e vivibile, ma proprio per questo motivo ora non possiamo sopportare il peso di una nuova crisi e di provvedimenti restrittivi“.

Il titolare di un locale pubblico spiega: “Qui diamo lavoro ad alcuni ragazzi e ragazze eugubini, tra dipendenti e collaboratori, e se il nostro lavoro viene interrotto proprio nelle ore in cui è più intenso, allora dico che non ce la facciamo a mantenere la forza lavoro se gli incassi diminuiscono, come sta accadendo“.

Parcheggio a pagamento Piazza 40 Martiri

Un ragazzo che frequenta la movida eugubina spiega: “Molti miei amici, nei fine settimana, preferiscono andare a Perugia o verso il mare se il tempo lo permette, perché qui a Gubbio sai che la serata alle 2:00 è finita, mentre fuori Gubbio almeno un’altra oretta puoi sempre fermarti“.

Un ragazzo eugubino 40enne che il sabato sera frequenta i locali del centro dice: “Il calo di presenze nel centro storico di Gubbio dopo l’Ordinanza n.249 è forte.

Fino a due settimane fa, il venerdì e il sabato sera eugubini erano serate molto belle e vivaci, adesso capita di vedere Corso Garibaldi con poca gente anche di sabato“.

Un altro titolare di attività in centro: “Diciamo che la serata vera in centro nei fine settimana si è ridotta dalle ore 21  alle 2:00, troppo poco per poterci vivere e fare un incasso in grado di coprire le spese di apertura dell’attività e dei dipendenti“.

Piazza Quaranta Martiri

La sensazione generale, come abbiamo scritto più volte, è che i problemi di turbativa della quiete pubblica, siano a appannaggio di una ristretta minoranza di persone, su presenze di migliaia di persone ogni fine settimana, almeno fino a prima dell’entrata in vigore della nuova Ordinanza n.249 che ha provocato un calo di presenze in centro.

Questi alcuni dei problemi emersi, sentendo i diretti interessati, che aprono un nuovo fronte del problema, quello relativo al lavoro e al futuro delle attività del centro storico di Gubbio.

I titolari di queste attività, o almeno una parte di essi, si sono visti e parlati, e hanno deciso anche di passare ai fatti. Pertanto sono attese possibili iniziative concrete, finalizzate alla tutela del lavoro e delle attività.

Francesco Caparrucci Fotografie Cronaca Eugubina