Stirati: “Voglio dire chiaramente che ci riteniamo attenti alle questioni di etica ambientale. Questa vicenda ci impone una riflessione attenta sul tipo di sviluppo che vogliamo dare al nostro territorio

GUBBIO (F.C.) – Si è tenuto venerdì sera nei locali parrocchiali di Padule, l’incontro pubblico con gli abitanti della frazione di San Marco dal titolo “Biomasse? Voglio sapere di più” organizzato dal Comitato Gubbio Salute Ambiente e che ha visto gli interventi del dottor Giovanni Vantaggi (medico per l’ambiente Isde Italia) e dell’avvocato Valeria Passeri (vicepresidente del WWF Umbria).

All’incontro, molto partecipato, hanno preso parte anche il sindaco Filippo Stirati, la vice sindaco Rita Cecchetti, il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Biancarelli, gli assessori Damiani e Tasso, i Consiglieri comunali del M5S Gubbio, il Consigliere Francesco Gagliardi e la Consigliera Annabella Cambiotti.

L’incontro è stato organizzato a seguito della possibile installazione in zona di un impianto a biomasse (per la precisione Cippato) da parte di un imprenditore. 

Il dottor Fabrizio Peccini ha introdotto l’argomento ripercorrendo le fasi principali che hanno portato a questa situazione. L’intervento del dottor Giovanni Vantaggi ha messo in luce le principali criticità riguardo l’utilizzo delle biomasse, dal punto di vista medico e ambientale.

L’impianto che si vuole installare a San Marco non è una caldaia ma un Pirogassificatore da 100 kw elettrici che appunto funziona bruciando il cippato di legna. Anche studi recenti effettuati dall’ARPA dell’Emilia Romagna ci dicono che il fumo di legna contiene sostanze pericolose per la nostra salute.

Addirittura la IARC nel 2010 ha definito il fumo di legna come possibile cancerogeno per l’uomoInoltre non è vero che l’anidride carbonica prodotta dalla carbonizzazione della biomassa viene riassorbita dalle piante”.

Questo calcolo infatti, secondo Vantaggi, non tiene conto della deforestazione che si ha per mantenere in funzione tali impianti, ne tanto meno, considera il rischio idro geologico che si determinerebbe.

Inoltreha sottolineato il dottor Vantaggibruciare non significa eliminare ma trasformare. Infatti la materia arsa non è che smette di esistere; semplicemente si trasforma in Syngas e Micropolveri (cosiddetti PM10)“.

E’ poi intervenuta l’avvocato Valeria Passeri, che si è invece concentrata sull’aspetto di tipo normativo. “Dobbiamo partire dal presupposto che c’è una normativa sia italiana che europea molto favorevole all’incentivazione di questo tipo di attività. Una normativa che permette, nei casi dell’installazione di impianti di piccole dimensioni, una procedura agevolata nella quale il Comune verifica solo gli eventuali elementi urbanistici e ambientali ostativi all’installazione dell’impianto.

Questo indirizzo normativo prefigura una possibile proliferazione di queste attività con conseguente distorsione del sistema economico. Ciò nonostante non significa che l’imprenditore possa fare ciò che vuole. Si devono tenere in grande considerazione i principi di partecipazione dei cittadini e di localizzazione. Quest’ultimo rappresenta tutti gli aspetti di tutela territoriale, della salute e ambientale“.

E’ quindi intervenuto il sindaco Filippo Stirati: “Nel ringraziare per l’invito voglio dire chiaramente che ci riteniamo attenti alle questioni di etica ambientale. Questa vicenda ci impone una riflessione attenta sul tipo di sviluppo che vogliamo dare al nostro territorio. Se infatti pensiamo ad un’agricoltura moderna, basata sui prodotti tipici e al turismo sostenibile, dobbiamo anche ammettere che i modelli organizzativi tradizionali sono passati e dobbiamo pensarne di nuovi.

Questo incontro mette in luce due aspetti importanti: da un lato abbiamo una legislazione che mette in difficoltà i sindaci e che favorisce questo tipo di attività; dall’altro lato però comunico la nascita di un Tavolo tecnico su queste questioni e che già sta lavorando sul caso di San Marco per verificare eventuali difformità”.

Di Giovanni Alessi – Fotografie Cronaca Eugubina