Fabrizio Cece: “La mia conclusione è che lo stemma del Quartiere è sempre stato rappresentato con una corona regale su sfondo rossoIl primo documento in cui si parla del Quartiere di San Martino risale al 15 giugno 1279

GUBBIO (F.C.) – Mercoledì 31 gennaio, presso la sede della Società Operaia, si è svolto un incontro intitolato “Di rosso alla corona d’oro“, nel corso del quale Fabrizio Cece ha spiegato la storia dello stemma del Quartiere di San Martino.

Questo è il risultato di uno studio che mi è stato chiesto dal Quartiere. – ha spiegato Fabrizio CeceÈ la prima volta dal ‘500 che qualcuno fa una ricerca sullo stemma di un quartiere. Il primo documento in cui si parla del Quartiere di San Martino risale al 15 giugno 1279. Non si può descrivere lo stemma dei quartieri senza parlare dello stemma di Gubbio.

Lo stemma più antico databile si trova sul portale di Palazzo dei Consoli ed era rappresentato dallo sfondo rosso e da un monte bianco. Gubbio, sia come città che come politica, fa parte dello stato della Chiesa, la presenza dei gigli nello stemma è l’aderenza della città al partito angioino cioè il partito guelfo. Non solo quartieri, ma ogni quartiere a metà del ‘300 venne suddiviso in 6 contrade, che avevano ognuna il proprio vessillo. Non si conoscono i dettagli cromatici del vessillo, ma si pensa che avessero lo sfondo rosso come lo stemma del Comune.

Invece non sappiamo se nel ‘300 i Quartieri avessero un proprio stemma, le notizie più antiche sono contenute in due manoscritti e in un foglio volante, scritto dal conte Gabriele Gabrielli databile circa al 1580. Nei manoscritti, che risalgono al diciottesimo secolo e che facevamo riferimento allo scritto di Gabrielli, ci sono anche i disegni di come fosse lo stemma.

Il foglio volante di Gabrielli parlava dello stemma del Quartiere di San Martino descrivendolo come ‘una corona regia in campo rosso’. Nel primo manoscritto si parla invece di ‘una corona reale d’oro in campo vermiglio’, mentre nel secondo manoscritto viene descritto ‘lo scudo è di color vermiglio con una corona reale d’oro e l’impresa è un olivo’.

Questa è la base, poi gli stili e la storia hanno agito sullo stemma, soprattutto sulla forma dello scudo, mentre la corona ha sempre la stessa sagoma, lo stesso colore, i secoli hanno mantenuto come disegno e cromaticamente la stessa forma.

Di rosso alla corona d’oro è la blasonatura dello stemma di San Martino, documentata a partire dal XVI secolo, con la corona che viene rappresentata allo stesso modo ed è sempre stata definita reale, mentre lo scudo che rappresenta il supporto veniva disegnato a secondo del periodo. Tuttavia la mia conclusione è che lo stemma del Quartiere è sempre stato rappresentato con una corona regale su sfondo rosso“.

Di Ilaria StiratiFotografie Cronaca Eugubina