L’ascesa al Monte Ingino ha impegnato tutti i ceraioli in uno sforzo severissimo: Sant’Ubaldo e San Giorgio sono stati sempre vicinissimi, ma giunti sulla scalinata della Basilica i santubaldari con un colpo di reni finale sono riusciti a chiudere la Porta.

I Capodieci 2024 abbracciati di fronte l’urna del Santo Patrono
Poi tutti insieme abbraccianti di fronte l’urna del Santo Patrono Ubaldo Baldassini a cantare “O Lume della Fede“.
Il Vescovo Monsignor Luciano Paolucci Bedini: “Sant’Ubaldo ci ha donato una giornata bellissima e di festa. I Ceri sono tornati a casa e noi siamo di fronte al Santo Patrono che tutti ci riunisce.
Consegniamo a Sant’Ubaldo anche le nostre fatiche, noi sappiamo che possiamo portare tutto qui perchè Sant’Ubaldo ci aiuta a vivere“.
GUBBIO – I Ceri sono arrivati in Basilica al termine di una giornata bellissima, intensa, piena di emozioni vere come soltanto la Festa dei Ceri sa regalare.
Dopo le girate della mattina tra migliaia di persone presenti in Piazza Grande, il boato della folla, le brocche lanciate in cielo, è stata la volta della Corsa pomeridiana che da anni oramai è avvincente, con i Ceri sempre vicinissimi e velocissimi senza esitazioni.
E’ stato così nel 2023, è stato così anche quest’anno, con l’ascesa al Monte Ingino che ha impegnato tutti i ceraioli in uno sforzo severissimo: Sant’Ubaldo e San Giorgio sono stati sempre vicinissimi, ma giunti sulla scalinata della Basilica i santubaldari con un colpo di reni finale sono riusciti a chiudere la Porta.

Inchini tra San Giorgio e Sant’Antonio in Basilica
Nel Chiostro tutti i ceraioli erano felicissimi e vicini al proprio Cero e ai Capodieci 2024 Francesco Morelli Sant’Ubaldo (con il capocetta Michele Mosca), Simone Martini San Giorgio (con il capocetta Alessio Carosati), Enrico Provvedi Sant’Antonio (con il capocetta Roberto Bianconi).
Tutti insieme abbracciati sotto l’urna del Santo Patrono Ubaldo Baldassini, insieme ai Capitani della Festa dei Ceri 2024 Luigino Bei (Primo Capitano) e Fabio Mariani (Secondo Capitano), al trombettiere Marco Tasso e all’alfiere Ettore Berettoni.
C’erano anche il Presidente della Famiglia dei Santubaldari Ubaldo Minelli, il Presidente della Famiglia dei Ceraioli di San Giorgio Patrick Salciarini, il Presidente della Famiglia dei Santantoniari Ubaldo Gini, il Presidente dell’Università dei Muratori Giuseppe Allegrucci e il Presidente del Maggio Eugubino Marco Cancellotti.

Il Vescovo Luciano
Il Vescovo di Gubbio Monsignor Luciano Paolucci Bedini: “Sant’Ubaldo ci ha donato una giornata bellissima e di festa. I Ceri sono tornati a casa e noi siamo di fronte al Santo Patrono che tutti ci riunisce.
Questo è un giorno che riesce a nutrire tutti gli altri giorni dell’anno. Consegniamo a Sant’Ubaldo anche le nostre fatiche, noi sappiamo che possiamo portare tutto qui perchè Sant’Ubaldo ci aiuta a vivere.
Sant’Ubaldo ci ha dato due esempi da seguire: non ha mai nascosto il suo amore per il Signore, e lo ha fatto insieme. Buona Festa a tutti“.
Molti ceraioli, parlando in Basilica tra loro, hanno ricordato Eric Nicchi definendolo “Capitano della Festa dei Ceri per sempre“.
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Francesco Caparrucci – Fotografie Pietro Biraschi (Photostudio Gubbio)