La conferenza stampa si è resa necessaria a seguito dell’innalzamento dei casi che pongono la nostra città in controtendenza rispetto al resto della Regione Umbria. Stirati: “Le persone devono comportarsi correttamente. Le responsabilità ce le assumiamo tutte e agiamo di conseguenza. Abbiamo classi di infanzia, primaria e nidi che stanno uscendo dalla quarantena. Dobbiamo evitare assembramenti impropri, ammucchiate amicali e familiari. Sono una ragione molto consistente di questi contagi”.
Il Sindaco di Gubbio: “L’atteggiamento puerile è quello di pensare che c’è una persona che è responsabile di tutto (il Sindaco), e molti che non sono responsabili di nulla

La conferenza stampa con il sindaco Stirati e le Dottoresse del Distretto Sanitario

GUBBIO – Questa mattina (venerdì 9 aprile), si è tenuta a Palazzo Pretorio la conferenza stampa del sindaco Filippo Stirati e delle Dottoresse Paola Tomassoli (direttrice del Distretto Sanitario Alto Chiascio) e Gabriella Vinti (responsabile del Servizio Igiene e Sanità Pubblica Alto Chiascio), sull’aumento dei contagi da Coronavirus in città nelle ultime settimane. 

In apertura di conferenza stampa, il Sindaco Stirati ha detto: “Questa conferenza stampa è necessaria per i dati preoccupanti da contagio Covid-19 in città. Abbiamo avuto andamento ondivago, un’escalation da gennaio, e una forte riduzione dei casi a fine febbraio, quando eravamo in una situazione molto favorevole.

Sta di fatto che, nel momento in cui l’Umbria sta uscendo dalle situazioni critiche delle settimane passate, noi stiamo regredendo. Circa 250 attualmente positivi, parliamo di cluster, anche di natura familiare sul territorio comunale.

Quello che vorrei far intendere è che innanzitutto dobbiamo partire tutti da una grande assunzione di responsabilità, sicuramente il tema dei controlli è importante, ho esortato le Forze dell’Ordine a controlli molto efficaci, bisogna stroncare comportamenti scorretti, assembramenti e non uso della mascherina. Sono state molte le sanzioni emanate dalla Polizia Locale, Carabinieri e Guardia di Finanza.

Polizia Locale di Gubbio

Al Prefetto e al Questore ho chiesto interventi integrativi, da mesi chiediamo il Commissariato di Polizia a Gubbio.

Detto questo, pensare che noi stronchiamo con i controlli il fatto che alcuni si ritrovino nelle secrete stanze per momenti conviviali alimentando contagio, è impensabile, e soprattutto è impensabile che sia colpa del Sindaco.

Le persone devono comportarsi correttamente. Le responsabilità ce le assumiamo tutte e agiamo di conseguenza. Abbiamo classi di infanzia, primaria e nidi che stanno uscendo dalla quarantena.

Dobbiamo evitare assembramenti impropri, ammucchiate amicali e familiari. Sono una ragione molto consistente di questi contagi.

Per evitare che finiamo in zona rossa, per evitare di creare problemi di salute seri nei confronti delle persone fragili, della sanità che deve essere liberata in parte da questo problema per farla dedicare a tutte le patologie, occorrono comportamenti di grande rigore. 

Ci sono poi i problemi delle riaperture dei settori economici, che sentiamo fortemente. Poi le attività culturali, sportive, restrizioni che stanno mettendo a dura prova i nostri nervi. Ecco le priorità: uscire da questa situazione con spirito di solidarietà e forte campagna vaccinale.

L’atteggiamento puerile è quello di pensare che c’è una persona che è responsabile di tutto (il Sindaco), e molti che non sono responsabili di nulla“.

Distretto Sanitario di Gubbio

La Dottoressa Gabriella Vinti (responsabile del Servizio Igiene e Sanità Pubblica Alto Chiascio) ha spiegato: “C’è bisogno della collaborazione di tutti. Sono state riscontrate le varianti inglese e brasiliana in Umbria.

In particolare la variante brasiliana anche a Gubbio all’interno di due comunità e di famiglie eugubine, con casi positivi anche nelle scuole primarie.

Attualmente l’incidenza è superiore al 270% per 100mila abitanti con i dati fino al 4 aprile, e ciò deve farci preoccupare. Faccio un esempio, ci sono badanti che accudiscono più persone anziane, questo potrebbe essere fonte di contagio. 

I positivi non ci dicono tutti i contatti, e quindi vengono scoperti a posteriori. C’è bisogno della trasparenza e della correttezza dei comportamenti. Mettere in isolamento è l’unico modo per fermare il virus. Le persone entrate in contatto con positivi si segnalino da sole, pochi lo fanno veramente. 

Abbiamo avuto parecchi ricoveri per polmonite bilaterale, e alcuni non ce l’hanno fatta, ed erano morti evitabili a nostro avviso. Noi, i medici di medicina generale, siamo tutti collegati, e stiamo facendo di tutto per mettere le persone positive nella migliore condizione possibile per essere aiutate e supportate in tutti i loro bisogni“.

Francesco CaparrucciFotografie di repertorio Cronaca Eugubina