Il Presidente Minelli: “Parlando con il Capodieci Michele Pauselli mi ha detto che nel momento del lancio della brocca aveva le mani bagnate e quindi gli è scivolata leggermente l’impugnatura del manico e per questo motivo la brocca ha preso quella traiettoria

Fabrizio Martini

GUBBIO – La Festa dei Ceri del 15 maggio e dei Ceri Mezzani del 20 maggio 2018 sono andate ormai in archivio ed è tempo di tracciare un bilancio.

Lo abbiamo fatto con il Presidente della Famiglia dei Santubaldari l’avvocato Ubaldo Minelli, con il quale abbiamo parlato del Cero di Sant’Ubaldo protagonista di due splendide corse.

Presidente Minelli, come commenta le corse dei Ceri grandi e mezzani di Sant’Ubaldo?

Il mio giudizio è completamente positivo, sia per la giornata del 15 maggio che per quella del 20 maggio dedicata ai Ceri Mezzani. Il 15 maggio Sant’Ubaldo si è reso protagonista di una corsa perfetta, soprattutto nella parte alta, erano anni che non vedevo distacchi così sul Corso, segno che le mute hanno compiuto un percorso pregevole. Sono anche soddisfatto dei ceraioli del Cero mezzano perché hanno svolto una splendida corsa”.

Ubaldo Minelli e Michele Pauselli

A proposito dei Ceri mezzani, il Capodieci Pauselli ha avuto un’incertezza nel lancio della brocca? Da cosa è dipeso?

Innanzitutto non lo definirei un errore, ma un contrattempo che può succedere. Parlando con Michele (Pauselli ndr.) mi ha detto che nel momento del lancio della brocca aveva le mani bagnate e quindi gli è scivolata leggermente l’impugnatura del manico e per questo motivo la brocca ha preso quella traiettoria.

Come ho già detto sono cose che possono succedere, più di 40 anni fa lo zio del Capodieci di San Giorgio dello scorso anno Pietro Tognoloni, aveva sbagliato anch’egli il lancio della brocca che però andò verso il muretto di Piazza Grande, praticamente dietro il Cero”.

Foto Ubaldo Minelli

Ubaldo Minelli

Nei giorni scorsi abbiamo intervistato il Capodieci Fabrizio Martini che ci ha detto, tra le altre cose, che il suo impegno all’interno del Cero proseguirà con l’obiettivo di tenere uniti i ceraioli santubaldari. Lei come proseguirà il suo impegno all’interno della Famiglia?

In qualità di Presidente della Famiglia dei Santubaldari, la mia stella polare è quella di mantenere intatti i valori contenuti nello Statuto che comprendono l’unità dei ceraioli, che è uno dei valori fondamentali, il rispetto, la lealtà, la correttezza e il rispetto del ceraiolo anziano.

Quest’anno, oltre ad aver svolto una corsa perfetta curata in maniera meticolosa nel minimo dettaglio, tra i ceraioli si è creato alla vigilia della corsa un clima contraddistinto da un’unità di intenti stretta e intensa”.

Di Ilaria Stirati