Don Mirko Orsini: “Vi spiego due miracoli, quello della Festa dei Ceri grazie a voi giovani ceraioli e quello della Pentecoste. Qui ci sono persone diverse con camicie di colore diverso, ma che formano un solo popolo che rende omaggio al Patrono Sant’Ubaldo. C’è un’unica fede. Che tutto questo non finisca ma duri per tutti i giorni della vostra vita

Ceri Mezzani 2018, i Sangiorgiari 

GUBBIO – Uno splendido sole ha fatto da cornice all’Alzata dei Ceri Mezzani 2018, con Piazza Grande gremita che ha accompagnato i giovani ceraioli con applausi, grida di incoraggiamento e canti ceraioli.

La mattinata dei giovani ceraioli è iniziata presto, con la sveglia dei Tamburini ai Capodieci Michele Pauselli di Sant’Ubaldo, Giorgio Panfili di San Giorgio e Lorenzo Martella di Sant’Antonio, poi accompagnati durante la sfilata per le vie del centro storico di Gubbio dai gonfaloni dei Ceri e dalle Miss con i fiori.

All’entrata della sfilata in Piazza Grande i gonfaloni dei Ceri erano portati dai ceraioli più giovani. Lo squillo delle Chiarine e il suono del Campanone hanno scandito i momenti emozionanti della cerimonia che precede l’Alzata dei Ceri, con i Capitani che si sono incontrati e abbracciati sulla scalea di Palazzo dei Consoli.

Ceri Mezzani 2018, i Santantoniari

Il portone è stato aperto e i tre Capodieci Pauselli Panfili e Martella si sono presenti alla Piazza uniti, abbracciandosi a vicenda, con il popolo ceraiolo che ha risposto con applausi sinceri. Quindi sono usciti i Ceri, i Santi e le Brocche in maniera molto ordinata e precisa.

Momenti di trepidante attesa e lo sguardo dei Capodieci si è concentrato su Piazza Grande, il saluto ai ceraioli e quello ai Campanari, le Brocche che vengono tirate e l’Alzata dei Ceri con le tre girate intorno al pennone perfette e velocissime.

Anche la Calata dei Neri e Corso Garibaldi sono perfetti. In città si registrano soltanto due incertezze, quella di San Giorgio a San Martino e di Sant’Antonio all’uscita delle girate della sera. Con i ceraioli bravissimi ad evitare cadute.

Ceri Mezzani 2018, i Tamburini

E’ notte, la sfilata con la Banda comunale che precede la barella dei Santi procede lungo Corso Garibaldi sulle note di “O Lume della Fede“.

Alla Chiesetta dei Muratori don Mirko Orsini, rivolgendosi ai ceraioli, afferma: “Sant’Ubaldo è presente e ci parla. Ora mi sento di dire un’ultima cosa, avete vissuto emozioni fortissime, tutto questo bagaglio non va perduto, portatelo ai vostri amici. Ditegli che vale la pena stare insieme, che vale la pena correre fino a Sant’Ubaldo. Invitate i vostri amici a vivere bene la Festa dei Ceri“.

Pochi minuti prima in Basilica, sotto l’urna che contiene le spoglie del Santo Patrono, i Capodieci della Festa dei Ceri Mezzani 2018 Pauselli Panfili e Martella si erano abbracciati e complimentati a vicenda per la Corsa.

Il Cappellano dei Ceri, don Mirko Orsini prende la parola: “Oggi vi spiego due miracoli, quello della Festa dei Ceri grazie a voi giovani ceraioli e quello della Pentecoste. Qui ci sono persone diverse con camicie di colore diverso, ma che formano un solo popolo che rende omaggio al Patrono Sant’Ubaldo. C’è un’unica fede. Che tutto questo non finisca ma duri per tutti i giorni della vostra vita“.

Quindi è stato cantato “O Lume della Fede” e i Capodieci hanno compiuto le tre girate con la barella dei Santi all’interno della Basilica.

Di Francesco Caparrucci – Fotografie Photostudio Gubbio e Simone Grilli