Lorenzo Martella: “La Festa sono emozioni di cui ti rendi conto solo quando le vivi. Emozioni che puoi sognarle, immaginarle, ma non puoi veramente capire cosa proverai o con chi ti scambierai uno sguardo quel giorno, sarà nel segno della spontaneità

GUBBIO (F.C.) – Sabato 24 febbraio, durante la riunione della Manicchia interna del Cero di Sant’Antonio, Lorenzo Martella è stato eletto Capodieci del Cero di Sant’Antonio per la Festa dei Ceri Mezzani del prossimo 20 maggio 2018.

Abbiamo intervistato il neoeletto Capodieci per sapere quali sono state le emozioni di questa nomina e come vivrà l’attesa e la Festa 2018.

Ci puoi descrivere la tua carriera ceraiola?

Nel Cero Mezzano ho iniziato a 14-15 anni prendendo il Cero nella muta dell’Alzatella, come quasi tutti i ceraioli della Manicchia interna. Poi l’ho preso a San Lorenzo, dove me lo ha lasciato mio cugino e poi sulla Callata dei Neri. Non prendo solo il Cero Mezzano, ma anche quello grande sulla piazza di San Martino”.

Che emozione hai provato ad essere eletto Capodieci?

Diciamo che questa candidatura è nata prima dai miei amici più stretti e dagli amici della muta, però all’inizio era solo per parlare poi quando ho visto che si stava concretizzando ho detto ai miei amici ‘Io sono contento se voi siete contenti’.

Sono stato molto contento che questa candidatura è venuta da loro e ancora di più del fatto che è stata un’elezione per acclamazione, come tutti gli altri Capodieci della Manicchia interna. Noi della Manicchia interna del Cero di Sant’Antonio privilegiamo scegliere un solo candidato da eleggere, si tratta di una scelta condivisa e questo mi ha inorgoglito molto soprattutto perché ho avuto tanti ‘babbi’ nel Cero”.

Questi “babbi” come li hai definiti tu che cosa ti hanno insegnato? Che ti porti dentro quando prendi il Cero?

Mi hanno insegnato l’attaccamento e la spontaneità, perché un mio amico molto stretto mi ha detto anche il giorno dell’elezione: ‘Noi siamo di Sant’Antonio, che è il Cero della spontaneità e della festa’. La passione deve essere la condivisione di una battuta, uno scherzo, una bevuta con un amico del Cero. Penso che sono queste le doti santantoniare che ci contraddistinguono”.

Come ti immagini l’attesa e la Festa dei Ceri Mezzani del prossimo 20 maggio?

Spero di vivere l’attesa con i miei compagni di sempre del Cero e spero proprio che sia una gioia condivisa stando bene insieme e festeggiando.

La Festa sono emozioni di cui ti rendi conto solo quando le vivi. Emozioni che puoi sognarle, immaginarle, ma non puoi veramente capire cosa proverai o con chi ti scambierai uno sguardo quel giorno, sarà nel segno della spontaneità. Spero di vivere questa Festa nella massima coesione e di condividere quel giorno che sarà unico nella vita di noi Capodieci, che ci porteremo dentro per sempre“.

Di Ilaria Stirati