Federico Fioravanti: “Gubbio è una città che esprime qualità della vita, ma anche la qualità che tanti eugubini, dal ‘300 o precedentemente, hanno lasciato nei palazzi, con le strade, le piazze e quindi ha bisogno di un turismo di qualità.

Il vantaggio del Festival del Medioevo è che porta un turismo di qualità, soprattutto un turismo che spesso non viene nemmeno dall’Umbria, visitatori che diventano ambasciatori della città quando ne hanno conosciuto le bellezze e meraviglie

Foto Festival del Medioevo 2017

Stirati e gli Sbandieratori a Milano

GUBBIO (F.C.) – A pochi giorni dall’inizio del Festival del Medioevo, che animerà la città di Gubbio dal 27 settembre al 1° ottobre, l’ideatore della manifestazione, il giornalista Federico Fioravanti, ha raccontato in un’intervista a Cronaca Eugubina tutti i segreti dell’edizione 2017 del Festival.

Tra pochi giorni inizierà il Festival del Medioevo, dott. Fioravanti vuole raccontare in breve quale sarà il programma e le attività che si svolgeranno in città?

Il programma è ricchissimo, è disponibile agli uffici dello Iat e in molti luoghi di Gubbio ed è stato distribuito in modo capillare in tutta Italia. Ci sono molte cose, il tema è la città e quindi parleremo della città in tutti i suoi aspetti non solo della città di Gubbio, a cui sono dedicati molti appuntamenti, ma la città in generale, la nascita della città, il mercato, la piazza, l’ospedale, la banca, ma anche la storia delle grandi città attraverso i secoli del Medioevo.

Quindi questi autori racconteranno le storie di Costantinopoli, di Roma, di Napoli, di Palermo, di Il Cairo e di tante altre città medievali“.

Foto Festival del Medioevo 2017

Sbandieratori eugubini a Milano in Galleria

Come mai quest’anno la scelta è ricaduta sulla tematica della Città?

Non possiamo affrontare tutto, quindi ogni anno scegliamo un tema, lo scorso anno era Europa e Islam, quest’anno la città perché con la città sono nate, per ricordare qualcosa di importante, le Università nel Medioevo e parliamo anche dell’architettura.

L’originalità di questa nostra iniziativa del Festival del Medioevo è che noi non parliamo del passato, ma parliamo del presente, quindi parliamo delle innovazioni della città, parliamo delle architetture della città.  Ad esempio ci sarà un incontro molto interessante in cui si parlerà di come coniugare la bellezza dei centri storici con le opere dell’architettura contemporanea, che in alcune città già avviene, ma non è detto che debba avvenire anche a Gubbio che è già bella così“.

Foto Festival del Medioevo 2017

Festival del Medioevo 2017

Credo che le aspettativeha proseguito Fioravantisiano confermate, da quello che ci risulta gli alberghi sono affollati e alcuni non hanno più posto, quindi ci aspettiamo che venga molta gente.

Poi attraverso il nostro sito internet e la nostra pagina Facebook che è la più diffusa in Italia per quanto riguarda il Medioevo, abbiamo un contatto continuo e riceviamo buoni segnali e credo che ne abbiamo tutti bisogno dopo quest’anno un po’ terribile per il turismo eugubino e umbro in generale“.

Foto Federico Fioravanti

Federico Fioravanti

Per concludere, il Festival del Medioevo che negli anni scorsi ha riscosso grande successo e molti apprezzamenti da parte di tutti qui a Gubbio. Qual è secondo lei il segreto della riuscita di questa manifestazione?

Gubbio è una città che esprime qualità urbana, qualità della vita, ma anche la qualità che tanti eugubini, dal ‘300 o precedentemente, hanno lasciato nei palazzi, con le strade, le piazze e quindi ha bisogno di un turismo di qualità. Il vantaggio del Festival del Medioevo è che porta un turismo di qualità, soprattutto un turismo che spesso non viene nemmeno dall’Umbria, quindi visitatori che diventano poi ambasciatori della città quando ne hanno conosciuto le bellezze e apprezzato le meraviglie“.

Fioravanti, inoltre, invita non solo i visitatori del Festival, ma anche tutti gli eugubini ai tre spettacoli serali, gli unici a pagamento, seppure al prezzo ridotto di 10 euro, che si terranno alle ore 21.15 nella chiesa sconsacrata di Santa Maria Nuova, dove è possibile visitare anche la Madonna del Belvedere, capolavoro quattrocentesco di Ottaviano Nelli.

Foto Medioevo

Ancillotti, Stirati e Fioravanti

Giovedì 28 settembre ci sarà “Le storie del Mediterraneo”, una lezione-spettacolo degli storici Amedeo Feniello e Alessandro Vanoli, venerdì 29 settembre sarà la volta dell’atteso concerto dei Micrologus: “De’ poni amor a me”. Ballate d’amore e danze nella Firenze del Trecento.

Infine sabato 30 settembre, il concerto per arpa celtica e canto “Il bardo dentro le mura”, del poeta, musicista e filologo Francesco Benozzo.

Di Ilaria Stirati Fotografie e video Cronaca Eugubina