Rosy Monarchi: “Ringrazio il Comune che ci ha dato la possibilità di essere attivi in quest’evento, che ha coinvolto tutto il mondo. Ad esempio, New York ha tinto di viola la Statua della Libertà, mentre in Italia hanno partecipato le città più importanti come Bologna e Napoli. Anche Perugia all’interno di Palazzo dei Priori ha illuminato di viola il Grifo e il Leone

Foto Giornata mondiale contro le malattie croniche intestinali

Grifo e Leone illuminati di viola a Perugia

GUBBIO – La centralissima piazza San Giovanni si è illuminata di viola. Oggi (sabato 20 maggio) infatti è la Giornata mondiale contro le malattie croniche intestinali, quali Morbo di Crohn e Colite Ulcerosa (RCU).

Per questo motivo venerdì sera Gubbio, così come tante altre città in Italia e nel mondo, ha illuminato di viola una delle piazze principali del centro storico. Mentre oggi, in occasione della Giornata mondiale vera e propria, a Bologna si svolgeranno degli incontri su questo attuale argomento.

In Umbria, così come in tutta Italia, è presente un’Associazione che si occupa di queste malattie, l’Associazione A.M.I.C.I – Associazione Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino, presieduta da Enrica Previtali, che ha anche 5 cittadini eugubini iscritti, oltre alla volontaria di Terni Giovanna Vescovi. 

Foto Rosy Monarchi

La signora Rosy Monarchi

È la prima voltaha dichiarato Rosy Monarchi a Cronaca Eugubinache Gubbio partecipa a quest’iniziativa. Ringrazio il Comune che ci ha dato la possibilità di essere attivi in quest’evento, che ha coinvolto tutto il mondo. Ad esempio, New York ha tinto di viola la Statua della Libertà, mentre in Italia hanno partecipato le città più importanti come Bologna e Napoli. Anche Perugia all’interno di Palazzo dei Priori ha illuminato di viola il Grifo e il Leone.

È stata una bella iniziativa perché diverse persone che sono venute in piazza ieri sera mi hanno chiesto il motivo per il quale San Giovanni era colorata di viola, e questo è stato anche un modo per sensibilizzare i cittadini sulla conoscenza di queste malattie e anche sull’esistenza dell’associazione come punto di appoggio e di condivisione per le persone che soffrono di queste patologie”. 

Di Ilaria Stirati