Il Prof. Luca Gammaitoni: “Speriamo che ci voglia poco per realizzarlo, vogliamo che il progetto del Polo sia in pista entro dicembre di quest’anno, devono essere trovare le risorse, fatto un piano esecutivo e un protocollo d’intesa tra i soggetti. Dal 30 giugno al 9 luglio abbiamo organizzato una dieci giorni per mostrare cosa sarebbe la nostra città se ci fosse già il Polo scientifico

GUBBIO – E’ stato presentato oggi (lunedì 10 aprile) a Palazzo Pretorio il progetto Gubbio Scienza, la sceinza per lo sviluppo, alla presenza del professor Luca Gammaitoni dell’Università di Perugia, di Leonardo Alfonsi della società Psiquadro, e del sindaco Filippo Stirati. 

Ha parlato per primo, introducendo l’argomento, il Professor Luca Gammaitoni: “È un bel sogno che deve ancora diventare realtà. Gubbio Scienza è un progetto che ha come obiettivo la creazione di un Polo scientifico, ovvero un centro ricerca che ha come obiettivo di scoprire cose nuove, produrre nuova conoscenza, ma anche nuova tecnologia vale a dire strumenti che possono migliorare la vita delle persone. Nascono polo scientifici, centri di ricerca, corsi di formazione. I musei della scienza sono l’espressione dell’umanità.

Gubbio è un luogo d’incontro tra culture diverse e crocevia tra l’Umbria e le Marche. È un sogno nel quale stiamo cercando di coinvolgere altri soggetti, altre Università del territorio, la Fondazione e le imprese del tessuto economico locale. Il tema è l’energia, è un tema importante e ben noto. Noi però ci vogliamo concentrare sulle microenergie, una delle previsioni che facciamo tra 10 anni è che ognuno di noi porterà un numero ampio di dispositivi anche molto piccoli, quasi invisibili. Saranno dispositivi che saranno capaci di controllare ad esempio se stiamo bene o no.

È un futuro prossimo, di un panorama che accadrà tra 5-10 anni, il nostro centro di ricerca lavorerà su come funzioneranno questi dispositivi. Gubbio si trova al centro di 5 Università che si trovano in 4 città, che nel loro piccolo hanno sviluppato della eccellenze. Il progetto si svilupperà in 4 settori: la creazione di un centro ricerca, un centro di alta formazione, in collaborazionencon le Università del territorio, un centro di divulgazione scientifica vale a dire un museo della scienza che faccia da motore di iniziative di divulgazione scientifica e un incubatore d’impresa capace di favorire la crescita e lo sviluppo di start-up tecnologiche.

Speriamo che ci voglia poco per realizzarlo, vogliamo che il progetto del Polo sia in pista entro dicembre di quest’anno, devono essere trovare le risorse, fatto un piano esecutivo e un protocollo d’intesa tra i soggetti. Dal 30 giugno al 9 luglio abbiamo organizzato una dieci giorni per mostrare cosa sarebbe la nostra città se ci fosse già il Polo scientifico.

Per ogni settore che vogliamo realizzare, abbiamo organizzato delle attività, dal 3 al 7 luglio si terrà al Centro Convegni Santo Spirito un convegno scientifico internazionale “Micro Energy 2017“, con la partecipazione di scienziati da tutto il mondo, mentre dal 30 giugno al 3 luglio sempre il Centro Convegni Santo Spirito organizzerà l’International Summer School alla quale parteciperanno circa una cinquantina di studenti provenienti da tutto il mondo. Il nostro progetto non è ancora pronto e siamo alla ricerca di ulteriori soggetti“.

Leonardo Alfonsi della società Psiquadro che si occupa della comunicazione della scienza ha spiegato le altre 2 attività che verranno organizzate nella dieci giorni di Gubbio Scienza 2017 in programma a luglio: “Tutto quello che facciamo potrebbe riassumersi in una battuta, oltre al saper fare è molto importante far sapere. La prima cosa che vorrei sottolineare è l’eccellenza di questo esperimento, offrire un’occasione di approfondimento. Quale modo migliore se non organizzare delle attività nelle piazze e nei vicoli di Gubbio.

Abbiamo scelto 5 luoghi che presentano 5 domande sull’energia e 5 istallazioni interattive. Partiamo da Piazza Giordano Bruno nella quale installeremo la domanda ‘Quante energia ti serve per ricaricare il cellulare?’, Piazza San Giovanni avrà la domanda ‘Quanta energia c’è nell’universo?’, al Centro Santo Spirito cercheremo di capire come e dove prendere l’energia per far funzionare degli strumenti, a Piazza Bosone capiremo quanta energia servirà per camminare sull’acqua.

Accanto a queste installazioni abbiamo pensato di istituire 8 caffè scientifici, discutendo del futuro mettendoci anche un po’ di scienza. Infine ci saranno attività dedicate ai più piccoli in collaborazione con il Centro scientifico POST (Perugia Officina per la Scienza e la Tecnologia)“.

E’ quindi intervenuto il sindaco Filippo Stirati: “Oggi come non mai queste integrazioni tra più comunità sono una carta da giocare in un momento di difficoltà. Ritengo che questo progetto relativo al Polo scientifico, è un sogno e presenta un’ambizione non indifferente, ma è un progetto che deve essere sostenuto con grande convinzione perché sono questi i progetti che possono fare la differenza per un territorio che presenta anche criticità storiche e recenti soprattutto dal punto di vista dell’occupazione.

Dentro al progetto ci sono anche delle iniziative culturali che ci interessano perché dobbiamo fare un grande lavoro di sintesi, che supera questa dicotomia in riferimento alla tradizione umanistica e scientifica. Riconosco che il nostro Paese abbia pagato fortemente anche una minorità della cultura scientifica e positivistica che hanno visto prevalere altre tendenze e non hanno spinto per quell’innovazione utile indispensabile per fare la differenza nel settore economico.

Sono qui per ribadire l’impegno convinto dell’amministrazione comunale, sono altresì dell’avviso che questo sia il momento giusto per avere progetti, idee e visioni. Crediamo tantissimo su questo tipo di lavoro, ci siamo spesi anche per costruire questa relazione forte con l’Università di Perugia e con le altre Università per dare a Gubbio quella dimensione di piccola capitale della cultura che una vocazione dalla quale non possiamo assolutamente prescindere“.

Di Ilaria StiratiFotografie Cronaca Eugubina