Iniziata la prima fase del progetto “aMano”, promosso dal Distretto dell’Appennino umbro-marchigiano e finanziato dalla Fondazione Carisp, che vede il coinvolgimento di oltre 20 artigiani per dare vita a una rete di imprese e botteghe artigianali capaci di interagire con il settore turistico per promuovere il territorio
GUBBIO – Le botteghe artigiane protagoniste dello sviluppo culturale e turistico del territorio.
E’ cominciata a Fabriano e a Gubbio la prima fase del progetto “aMANO” promosso dall’Associazione culturale per lo sviluppo dell’Appennino umbro-marchigiano e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia con l’obiettivo di dare vita a una rete di imprese e botteghe artigianali capaci di interagire con il settore turistico per promuovere il territorio e generare nuove economie.
Oltre venti gli artigiani provenienti dai comuni del distretto compresi tra Marche e Umbria, coinvolti per questa iniziativa che sarà articolata in tre fasi distinte: la prima di formazione ad aprile destinata esclusivamente ai partecipanti, la seconda di promozione a fine maggio con la partecipazione di travel blogger nazionali e delle strutture turistiche territoriali, la terza interattiva da giugno a settembre in cui le botteghe diventeranno luoghi di work experience in cui turisti, cittadini e visitatori potranno mettersi alla prova nella realizzazione di manufatti.
“Analisi delle strategie di marketing esperienziale” è il tema del workshop operativo che si chiude oggi a Gubbio, presso l’atelier e laboratorio “Arte del Libro unaluna” con sede al liceo artistico “Mazzatinti”.
Le lezioni sono curate dal team di Italian Stories, network specializzato e attivo su base nazionale per la valorizzazione dell’artigianato italiano di eccellenza attraverso narrazioni, organizzazione di esperienze turistiche e visite di botteghe. In queste due giornate vengono forniti agli artigiani gli strumenti per poter creare una proposta di visita e sfruttare le potenzialità del digitale partendo dai metodi comunicativi e dal saper raccontarsi attraverso i social, con particolare attenzione a Facebook e Instagram. Inoltre, sono presi in esame anche casi studio di storytelling nell’artigianato.
Nei giorni scorsi, a Fabriano, il primo incontro tra gli artigiani è stato dedicato alle nuove esperienze e pratiche turistiche. Con il titolo “La produzione del bello: il ruolo dell’artigianato nella promozione del territorio”, il seminario è stato curato dalla professoressa Paola De Salvo dell’Università di Perugia che ha trattato le nuove caratteristiche della domanda turistica, l’affermazione di nuove pratiche turistiche, nuove necessità e bisogni che l’offerta del settore (ma anche e soprattutto imprenditoriale) deve saper soddisfare. E’ stato approfondito anche il rapporto virtuoso tra turismo e artigianato e l’affermarsi di nuovi tematismi.
L’ultimo incontro è in programma il 18 aprile incentrato sul “Sistema di offerta integrato tra turismo e botteghe artigiane”, seminario a cura del professor Stefano Soglia dell’Università di Siena.
Dopo questa prima fase di formazione, inizierà (a fine maggio) quella di promozione con la partecipazione di travel blogger nazionali e delle strutture turistiche territoriali. A concludere il progetto “aMANO” la terza fase interattiva da giugno a settembre, con le botteghe che apriranno le proprie porte a turisti, cittadini e visitatori che potranno “vestire” i panni dell’artigiano, almeno per qualche ora o per un giorno intero.
A cura di Martina Cancellotti