Il Vescovo Mario Ceccobelli: “Auguro a voi giovani di non vivere  nell’indifferenza, o aprite le vostre porte o la vostra vita sarà brutta e invivibile

GUBBIO – Dopo la Messa al Mausoleo dei Quaranta Martiri, gli alunni e tutti i presenti si sono trasferiti nell’Aula Magna dell’Edificio Scolastico per continuare il discorso legato alla Giornata della Memoria.

Foto Mausoleo dei Quaranta Martiri

Foto degli studenti al Mausoleo dei Quaranta Martiri

In primis ha parlato Giancarlo Pellegrini, docente universitario: “Questo è stato uno degli eventi piu eclatanti della storia, il tentativo di uccidere tutti gli ebrei ha portato a 6.5 milioni di morti ebrei e tanti altri nel mondo. È un evento cosi orribile che lo stato italiano, insieme ad altri europei, ha deciso di nominare questa giornata come giornata della Memoria, per far sì che non ci siano più tentativi di uccidere cosi.

Bisogna creare una coscienza sui giovani, vediamo le immagini dell’Isis e capiamo che il mondo rischia di diventare pieno di guerra e violenza. Queste sono giornate di riflessione per  non fare più cio che è gia avvenuto, per far sì che in futuro ci sia incontro e dialogo. L’ evento del 22 giugno 1944 ha sconvolto la città, e le giovani generazioni devono riflettere sull’assurdità della guerra ed andare avanti con pace”.

Foto Giorno della Memoria 2016

Convegno all’Edificio Scolastico

Seguito dal Presidente dell’Associazione Famiglie Quaranta Martiri Marcello Rogari: “In qualità di presidente dell’Associazione Famiglie Quaranta Martiri saluto tutti i presenti, il sindaco Stirati,  il Vescovo Ceccobelli, Carlo Colaiacovo, alle autorità civili e tutti. Oggi è la giornata dela memoria, al fine di ricordare la persecuzione degli ebrei, le leggi razziste nonchè tutti coloro che si sono opposti al progetto di sterminio e a costo della propria vita ne hanno salvate altre.

Istituzioni e cittadini devono essere uniti, in occasioni come queste. Senza memoria storica la comunità perde la propria identità umana e civile, bisogna unire i propri ricordi. Il 22 giugno 1944 quaranta persone dopo essere state tenute prigioniere, furono fucilate per rappresaglia dell esercito tedesco. Una storia che ha segnato non solo le loro famiglie ma la la città intera.

Quest’anno vorremmo presentare a tutti voi i lavori svolti presso il Mausoleo: le opere consistono nella realizzazione dell’impianto di video sorveglianza che garantirà sicurezza a tutta la zona, un restauro e consolidamento del muro della fucilazione e del manto stradale di fronte. Anche luoghi di tragici eventi sono luoghi di memoria, il giorno della memoria serve per ricordare il passato e vivere il presente con grande impegno civile“.

Foto Filippo Stirati

Filippo Stirati

Ha poi parlato il sindaco Filippo Stirati: “Un saluto a tutti i presenti, credo che sia altamente simbolico essere qui, per ciò che significa questo luogo. La scuola deve coltivare la memoria in ragione del fatto che una nazione senza memoria non ha futuro. È bello che ci sia questa possibilità di fare riflessioni su cio che è stato, non per alimentare odio ma la verità. 

La vicenda del nazismo e fascismo è stata una tragedia, mi sono chiesto attraverso diverse letture come sia possibile che un paese come quello tedesco, una nazione delle piu colte del mondo, abbia potuto permettersi una bestialità di fronte la quale ci poniamo tuttora una serie di interrogativi. Molti italiani salvarono gli ebrei, ma altri li denunciarono, ci furono gli indifferenti, ed è una grave complicità in situazioni del genere. Le leggi quando propugnano valori negativi devono essere rifiutate dalla nostra coscienza.

È chiaro che quando parliamo oggi di questo fatto la prima cosa che pensiamo è di inchinarci ai Quaranta Martiri, per renderci tutori di un ricordo da alimentare. A me ha fatto estremamente piacere aver contribuito insieme al Fondo Cassa di Risparmio di Perugia a realizzare questo intervento che da ancora piu decoro alla nostra città. Sono fiero di essere stato il sindaco in questa operazione, testimonianza vera di un impegno per questo luogo“.

Foto Monsignor Mario Ceccobelli

Monsignor Mario Ceccobelli

E’ poi intervenuto il Vescovo Mario Ceccobelli: “Davanti a questi eventi provo una grande delusione: eventi come quelli del ’44 accadono tuttora, in Siria e in quelle zone stanno avvenendo delle vere e proprie pulizie etniche. Persone uccise, spinte ad accettare un altra fede, segno che la storia non ci insegna niente. Oggi domina l’indifferenza di tutti, l’interesse personale viene prima di tutto.

Oggi viviamo in un mondo dove ognuno si fa i fatti suoi e si sta perdendo il concetto di comunità e solidarietà. Questa ferita dei Quaranta Martiri è tuttora sanguinante, e il Mausoleo ce lo ricorda ancora. Dentro questa storia pero ci sono dei segnali bellissimi, delle storie di recupero di solidarietà. Auguro a voi giovani di non vivere  nell’indifferenza, o aprite le vostre porte o la vostra vita sarà brutta e invivibile“.

Foto Carlo Colaiacovo

Carlo Colaiacovo presidente Fondazione Carisp

Ha poi preso la parola il presidente della Fondazione Carisp Carlo Colaiacovo: “È limitativo ricordare solo il fatto, bisogna comprenderlo bene. Da piccolo non c’ era il televisore, e mia madre ci raccontava quello che era successo. Le persone prese furono 80, e tra di esse c’era anche mio padre che però riusci a salvarsi.

C’era un signore che aveva visto morto il padre e tutti i vicini si misero insieme per aiutare la sua famiglia. Spesso ci si dimentica della solidarietà dell’epoca, che era molto diversa rispetto a quella di adesso. Si viveva insieme questi momenti di difficoltà. Grazie a tutti ma soprattutto ai giovani che possono capire come si vivevano quei giorni cosi complessi“.

Ha quindi concluso Roberto Fofi, uno dei soci dell’Ikuvium che si è occupata della ristrutturazione: “Quando un paio di anni fa ci venne proposto un intervento di recupero del muro essa venne accolta positivamente. Al di la di mettere a punto un intervento articolato, l’approccio è stato più profondo. Interventi di restauro e conservativi non potevano non prescindere dal consenso dei familiari“.

Emanuele GrilliFotografie Cronaca Eugubina