La Fano-Grosseto è stata progettata negli anni ’80, nel decennio successivo è iniziata la sua realizzazione, che si è interrotta nel 2004 alla “Galleria della Guinza” (fra Bocca Trabaria a nord e Bocca Serriola a sud), e a Santo Stefano di Gaifa vicino Fossombrone.
Ora la sua realizzazione definitiva potrebbe riprendere. L’assessore al Comune di Fano Etienne Lucarelli: “Sono forti i rapporti di interscambio commerciale e sociale tra Fano Cantiano e Gubbio. La Fano Grosseto va completata con la Galleria delle Guinza a doppia canna, ma non sarà possibile neppure trascurare il collegamento di Gubbio con questa arteria stradale”.
GUBBIO – La rinascita di un territorio passa assolutamente attraverso le vie di comunicazione, i collegamenti a grandi snodi viari e ferroviari, oltre che attraverso il rilancio del turismo e dell’economia locale.
Da questo punto di vista Gubbio e l’entroterra marchigiano sono storicamente penalizzati, un’opportunità potrebbe essere rappresentata dal possibile completamento della Fano-Grosseto.
Ne abbiamo parlato con l’assessore alla viabilità del Comune di Fano, Etienne Lucarelli, che considera imprescindibili i rapporti economici e sociali che nei decenni si sono instaurati tra Fano Cantiano e Gubbio lungo Flaminia e Contessa.
“Per un fanese – spiega l’assessore Etienne Lucarelli – parlare negli anni di Fano Grosseto significa non immaginarsi il collegamento con la Toscana perchè non c’è mai stato. E’ sempre stata la strada che ci ha portato a Gubbio e ha creato rapporti diretti sociali e commerciali tra i territori di Umbria e Marche. Lo stesso percorso che facciamo per andare a Roma è sempre stato un percorso che andava verso Gubbio”.
Si è iniziato a parlare del progetto della Fano Grosseto nei primi anni ‘80, mentre gli scavi per la posa delle prime pietre risalgono al decennio successivo, con i cantieri che si sarebbero fermati nel 2004.
La Fano Grosseto si è interrotta alla “Galleria della Guinza” (una struttura a canna unica lunga quasi 6 km, completata allo stato grezzo ma mai aperta al traffico, situata nell’appennino umbro marchigiano fra Bocca Trabaria a nord e Bocca Serriola a sud), e a Santo Stefano di Gaifa vicino Fossombrone: da qui inizia la strada a due corsie che porta a Cantiano e Gubbio attraverso Flaminia e Contessa.
L’assessore Etienne Lucarelli: “Dal punto di vista dei percorsi sociali dal mare all’entroterra e di quelli economici, Fano guarda a Gubbio. Mio nonno faceva l’autotrasportatore e percorreva tutte le strade che portavano in Umbria, e mi ricordo che parlava sempre di Contessa, Scheggia e Piccione.
Queste strade sono state da sempre il collegamento economico e sociale tra Umbria e Marche, non si può non tener conto di tutto questo. Il fatto che molti umbri vadano verso il sud delle Marche lungo la Perugia-Ancona crea un disequilibrio commerciale che va riequilibrato.
Sono forti i rapporti di interscambio commerciale e sociale tra Fano Cantiano e Gubbio, basti pensare a tutti i turisti che scelgono il nostro litorale per le vacanze estive.
La Fano Grosseto va completata con la Galleria delle Guinza a doppia canna, ma non sarà possibile neppure trascurare il collegamento di Gubbio con questa arteria stradale”.
Un ultimo pensiero è per il paese di Cantiano: “Siamo impegnati in raccolte fondi per i cantianesi – conclude l’assessore Etienne Lucarelli – costa ed entroterra marchigiano sono un’unica comunità”.
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Francesco Caparrucci – Fotografie Cronaca Eugubina