L’impresa sociale gestisce la Casa di Riposo “Benedetta” a Sigillo e il Caffè del Teatro a Gubbio, con 40 dipendenti assunti regolarmente. Il Direttore Matteo Montanari: “La maggior parte vengono dalla Fascia appenninica dove siamo tra le imprese che garantiscono la maggiore occupazione”. 

Casa Benedetta a Sigillo

Stretta collaborazione con l’azienda eugubina Euristica, che da circa 5 anni si occupa dell’adeguamento privacy e sicurezza dei dati di “Fragile Forte”, in particolare di “Casa Benedetta”, struttura di riposo e assistenza alla persona.

GUBBIO – Il Direttore Matteo Montanari presenta l’impresa sociale “Fragile Forte”. “La nostra è un’impresa sociale che si occupa degli anziani e di attività sociali quali ad esempio quella del Teatro Romano che è un progetto di rigenerazione urbana, mentre a Sigillo gestiamo la Casa di Riposo Casa Benedetta, la Residenza protetta di Sigillo e ci occupiamo di 53 anziani.

È una classica Casa di Riposo, che abbiamo rilevato quattro anni fa, dandoci da fare per mantenerla in vita e per valorizzarla e fare in modo che crescesse perché aveva 20 ospiti, e oggi sono 53, con la struttura che è un punto di riferimento del territorio dell’alta Umbria.

Abbiamo 40 dipendenti assunti, prevalentemente donne, tutti assunti regolarmente con contratto di lavoro: la maggior parte vengono dalla Fascia appenninica dove siamo tra le imprese che garantiscono la maggiore occupazione.

Siamo strutturati come una cooperativa, abbiamo un Consiglio d’amministrazione dove io sono il direttore e poi c’è l’organizzazione aziendale, quindi ci sono i responsabili dei progetti delle strutture e c’è il responsabile amministrativo, il responsabile qualità, più abbiamo i vari consulenti: presentiamo il bilancio e a fine anno dobbiamo chiudere in attivo perchè siamo un’impresa a tutti gli effetti”.

Al Teatro Romano

Qui abbiamo avviato un progetto di rigenerazione urbana attivato il 4 luglio 2020. Il Caffè del Teatro è all’interno di un progetto più ampio perché la struttura del Teatro Romano, che fino a poco tempo fa era abbandonata, oggi è riqualificata e viva.

Abbiamo presentato un progetto al Comune di Gubbio, preso in affitto la struttura, rigenerandola completamente, cosa che ha prodotto l’azzeramento degli atti di bullismo, così le famiglie e i ragazzi sono tornati a popolare il Parco.

La parte superiore della struttura del Teatro Romano è uno spazio sociale che diamo alle famiglie per i compleanni dei figli, alle aziende per i meeting, o a singole persone per presentazioni, corsi di yoga, psicomotricità, teatro.

L’obiettivo è coinvolgere più persone possibile in uno spazio che è di tutti. Il Caffè è un luogo di aggregazione”.

Euristica Gubbio

Il rapporto con Euristica

Euristica ormai da circa 5 anni si occupa dell’adeguamento privacy e sicurezza dei dati di “Fragile Forte”, in particolare di “Casa Benedetta”, struttura di riposo e assistenza alla persona.

Come qualsiasi altra struttura sanitaria, è tenuta al rispetto delle misure previste dal GDPR e, più in generale, alle disposizioni in materia di protezione dei dati personali.

I consulenti preposti, a seguito di checkup annuali presso la struttura, forniscono di volta in volta la documentazione aggiornata secondo quanto previsto dalla normativa, con particolare attenzione alla verifica della compilazione del registro dei trattamenti.

A questo proposito Matteo Montanari spiega: “Da quando è entrato in vigore il nuovo GDPR europeo siamo tenuti al rispetto di norme stringenti sulla gestione dei dati sensibili, e da questo punto di vista lo staff di Euristica è molto attento e qualificato”.

L’emergenza sanitaria

Il Direttore Montanari conclude: “Durante la prima ondata di pandemia non abbiamo avuto contagi perchè la nostra politica di controlli è stata rigorosissima. Nel 2020 non abbiamo avuto decessi.

Al Teatro Romano abbiamo aperto addirittura a luglio 2020, aprendo e chiudendo a intermittenza, ma il lavoro fatto sta dando frutti importanti. Siamo una no profit, quindi tutti i nostri utili vengono reinvestiti per migliorare i progetti a favore esclusivo delle comunità locali”.

Viviana Maringelli