Nessun bambino giunto nella nostra città è un orfano di Guerra, tutti i bambini sono accompagnati almeno da un familiare, nella maggioranza dei casi la mamma, ma anche nonne e sorelle maggiorenni.

Cronaca Eugubina n.229

Dei 183 cittadini ucraini arrivati a Gubbio, soltanto 40 al momento non si sono rivolti alla Questura e Prefettura per il riconoscimento dello status di profughi, perchè sono persone che hanno manifestato l’intenzione di andare all’estero o di tornare prima possibile in Ucraina. 
Il 20 aprile a Piazza Grande si terrà un incontro pubblico dedicato a tutti i cittadini ucraini a Gubbio. 

GUBBIO – Sono 183 i cittadini ucraini arrivati nella nostra città dall’inizio della Guerra a oggi. Si tratta di 80 bambini, 102 donne e 1 uomo adulto malato che risiede in una Parrocchia di Gubbio.

Nessun bambino giunto nella nostra città è un orfano di Guerra, tutti i bambini sono accompagnati almeno da un familiare, nella maggioranza dei casi la mamma, ma anche nonne e sorelle maggiorenni. Per lo più si tratta di piccoli nuclei familiari, con gli uomini rimasti in Patria a combattere.

Donne e bambini sono ospitati da Famiglie ucraine già residenti a Gubbio da anni, oppure presso le Parrocchie locali, a Santa Cristina, o presso abitazioni sfitte di famiglie eugubine che hanno messo generosamente i loro immobili a disposizione per l’accoglienza dei profughi ucraini.

Dei 183 cittadini ucraini arrivati a Gubbio, soltanto 40 al momento non si sono rivolti alla Questura e Prefettura per il riconoscimento dello status di profughi, perchè sono persone che hanno manifestato l’intenzione di andare all’estero o di tornare prima possibile in Ucraina, visto che considerano la permanenza in Italia e a Gubbio soltanto come una tappa di passaggio.

L’Usl locale, tramite il Distretto sanitario, monitora continuamente la comunità ucraina di Gubbio, dove, rispetto ai 4 casi iniziali, non ci sarebbero stati più casi di positività al Coronavirus.

Donne e bambini sono stati accolti da Padre Nicolae Dragutan

Parte degli 80 bambini arrivati a Gubbio sono già stati inseriti a Scuola, e si ragiona anche sul ciclo vaccinale, visto che alcuni degli ucraini giunti nella nostra città sono sprovvisti di tessera sanitaria, quindi il loro “percorso sanitario” deve essere ricostruito da principio.

L’uomo adulto malato, è una persona priva della vista, ospitato presso una Parrocchia eugubina dove sta rimettendosi in salute con cure specifiche. Sono stati attivati i Servizi sociali.

Concludiamo, dicendo che per i bambini sono stati avviati corsi di lingua italiana, mentre è stato deciso in accordo con l’Amministrazione comunale che il 20 aprile a Piazza Grande si terrà un incontro pubblico dedicato a tutti i cittadini ucraini residenti a Gubbio.

La Comunità Ortodossa di Gubbio, guidata da Padre Nicolae Dragutan, si appresta a celebrare la Pasqua 2022, che nel calendario Ortodosso viene festeggiata con una settimana di ritardo rispetto a quella cattolica.

Francesco Caparrucci Fotografie Cronaca Eugubina