Dalle testimonianze di alcuni cittadini di Torre alta, apprendiamo che i loculi e depositi sono terminati da tempo, rimarrebbero circa una decina di posti sotto terra ma non tutti sono interessati a questa forma di sepoltura.
Un uomo del posto, facendosi interprete di un comune sentire, spiega: “L’Amministrazione comunale ristrutturi il Cimitero storico di Torre alta, e costruisca nuovi loculi perchè noi qui vogliamo essere seppelliti“. 

GUBBIO – A Torre Calzolari alta, le piccole strade del borgo portano i nomi dei caduti dell’eccidio tedesco del 27 marzo 1944: quel giorno i tedeschi uccisero Lamberto Anemone di 61 anni e Nazzareno Petrini Rossi di 33 anni a vocabolo Cavallara, Adolfo Bicchielli di 31 anni e Amato Lorenzi di 18 anni a vocabolo Caloniche.

Poco più avanti, fuori del piccolo borgo, all’incrocio tra la strada di Fonte della Salsa e Vocabolo Cappa, c’è il piccolo cimitero storico di Torre Calzolari alta, con le tombe nella terra, le cappelle, i loculi di marmo, e con il “sacrario” dei caduti dell’eccidio tedesco del marzo 1944 con l’alloro e il tricolore che la Polizia Locale viene a deporre il 22 giugno di ogni anno per la ricorrenza dei Quaranta Martiri.

L’emergenza sanitaria da Coronavirus ha fatto le sue vittime, il borgo alto sembra deserto, ma qui ancora vivono delle famiglie, per lo più anziani, e oggi c’è poco movimento perchè è molto freddo e il vento rende la temperatura ancora più rigida.

Il piccolo cimitero di collina è ordinato e pulito, anche se da anni attende una ristrutturazione che tarda ad arrivare, ci dice la gente che ancora vive qui, “soprattutto avremmo bisogno di un’ampliamento del cimitero, di nuovi spazi dove costruire cappelle, e avere a disposizione loculi e depositi pubblici per le emergenze, altrimenti siamo in difficoltà come in questi giorni“.

Un uomo in particolare, racconta: “Sono alcune settimane che ricevo telefonate di persone e conoscenti che mi chiedono la possibilità di seppellire momentaneamente i loro cari all’interno della nostra Cappella di Famiglia perchè non ci sono loculi e depositi dove farlo.

Pochi giorni fa, ad esempio, mi ha chiamato una persona del posto che non voleva seppellire il padre nel cimitero di Branca dotato di nuovi spazi, perchè la madre era seppellita qui a Torre, e voleva che rimanessero uniti anche nella morte, ma non ci sono loculi dove seppellire i defunti e non a tutti va bene seppellirli sotto terra“.

Dalle testimonianze dei cittadini di Torre alta, veniamo a sapere che di spazi per la sepoltura sotto terra ce ne sarebbero forse una decina, ma i loculi sono finiti e con una “battuta malinconica“, ci dicono “qui a Torre alta è vietato morire perchè poi è un problema trovare una sistemazione nel cimitero“.

Non c’è proprio altro da aggiungere, voglia di parlare ce n’è poca, soprattutto prevalgono la delusione e lo sconcertoper questa situazione che si è venuta a creare nel tempo, senza che chi avesse dovuto occuparsene, lo abbia fatto veramente“.

Un uomo di mezza età si fa ambasciatore di un appello comune: “L’Amministrazione comunale ristrutturi il Cimitero storico di Torre alta, e costruisca nuovi loculi perchè noi qui vogliamo essere seppelliti“.

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina