Questa Famiglia di tre donne ucraine è arrivata nella nostra città ieri alle ore 4 di mattina, dopo un estenuante viaggio di migliaia di chilometri attraverso Romania Ungheria e Slovenia fino a Trieste. 

Aiuti per Ucraina partiti da Gubbio

A Cronaca Eugubina, la signora Tatiana ha detto: “L’ho fatto per la sicurezza delle mie figlie. Crediamo nella pace e non vogliamo la guerra. Le mie figlie qui stanno bene e possono continuare a studiare.
Io vorrei che la città e le Istituzioni ci dessero un po’ di forza e di coraggio perchè si possa vivere nella pace“. 

GUBBIO – Sono arrivate nella nostra città all’alba, con un Bus che ha percorso un tragitto lunghissimo dal cuore dell’Ucraina attraverso Romania Ungheria e Slovenia fino a Trieste, e da qui a Perugia e poi a Gubbio grazie all’aiuto di Padre Nicolae Dragutan che al momento è un punto di riferimento per tutta la popolazione ucraina di Gubbio.

Sono la signora Tatiana di 50 anni, le figlie Elisabetta 17 anni e Anna 15 anni, che arrivano da Vinnycja (Вінниця), una città di 300 mila abitanti a 300 km dalla capitale Kiev, nell’Ucraina centrale, ancora non attaccata ferocemente dalla guerra, ma con intorno missili e bombe che sono caduti negli ultimi giorni sempre più vicini.

Il marito della signora Tatiana è un Padre ortodosso che ha deciso di rimanere in Patria, mettendo però in salvo la famiglia in Italia. “E’ rimasto per rimanere fedele fino in fondo alla sua missione spirituale. – spiega Padre NicolaeQuesto è il nostro compito, quello di rimanere vicini alla popolazione civile“.

Molti dei rifugiati ucraini che hanno condiviso il viaggio fino in Italia con Tatiana Elisabetta e Anna sono proseguiti per Roma e Napoli, pochi si sono fermati a Perugia, mentre soltanto questa famiglia di tre donne ha raggiunto Gubbio alle ore 4 di mattina.

Cronaca Eugubina n.228

Siamo molto addolorate per la separazione che la nostra Famiglia ha subito. spiega la signora Tatiana in ucraino tradotto per noi da Padre DragutanLungo tutto il tragitto in Ucraina abbiamo visto decine di posti di blocco del nostro Esercito nazionale, ma non abbiamo visto soldati russi, però tutt’intorno tante esplosioni forti. 

Noi, siamo state fortunate che la nostra Famiglia, seppur divisa, non ha avuto morti in guerra. Pochi giorni fa un nostro amico ha avuto il figlio 30enne ucciso in combattimento“.

Signora Tatiana, perchè è venuta a Gubbio e con quale stato d’animo è qui? 

L’ho fatto per la sicurezza delle mie figlie. Crediamo nella pace e non vogliamo la guerra. In Ucraina abbiamo passato giorni molto difficili. Le mie figlie qui stanno bene e possono continuare a studiare. Io vorrei che la città e le Istituzioni ci dessero un po’ di forza e di coraggio perchè si possa vivere nella pace“.

Gli occhi lucidi della signora Tatiana, e lo sguardo duro e spaventato delle giovanissime figlie Elisabetta e Anna, sono la testimonianza più sincera e cruda della sofferenza di un popolo. Qui a Gubbio, ne siamo certi, troveranno l’accoglienza e la solidarietà di tutti gli eugubini.

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina