L’edizione 2022, nel rispetto delle norme anti contagio, ha visto la stretta collaborazione tra Università dei Falegnami, Quartieri di Gubbio, Maggio Eugubino e Amministrazione comunale. Don Armando Minelli ha celebrato la Messa delle ore 19 nella Chiesa dei Falegnami. Grande gioia da parte di tutti i presenti per la ripresa delle tradizioni storiche interrotte dal Coronavirus. 

Chiesa di San Giuseppe

GUBBIO – Questa sera (venerdì 18 marzo) si è rinnovata nella nostra città la tradizione dei “focaroni” di San Giuseppe, dopo due anni di interruzione a causa dell’emergenza sanitaria nazionale, grazie alla collaborazione tra l’Università dei Falegnami e i Quartieri di Sant’Andrea, San Giuliano, San Martino, San Pietro e al patrocinio del Maggio Eugubino e del Comune di Gubbio.

Il programma, che era stato reso pubblico giorni fa dal Presidente dell’Università dei Falegnami Roberto Filippetti, ha visto alle ore 19:30 l’accensione del focarone di Sant’ Andrea, alle ore 20 di San Pietro, alle ore 20:30 di San Giuliano, e alle ore 21 di San Martino.

Le accensioniha detto Filippettisono state contraddistinte dall’arrivo simbolico di una torcia accesa, portata dai ragazzi dei Quartieri eugubini”. Il Sindaco Stirati ha parlato di “segnale di rinascita, di ripresa. Questo è il senso che vogliamo dare a questa manifestazione, nel totale rispetto di tutte le cautele e nella piena assunzione di responsabilità”.

Chiesa di San Giuseppe, la Messa di don Armando

Messa officiata da don Armando 

Don Armando Minelli ha celebrato la Messa delle ore 19 nella Chiesa dei Falegnami, mentre la Messa di San Giuseppe di sabato 19 marzo sarà officiata da Monsignor Paolucci Bedini.

I bambini dei Quartieri con le torce hanno poi acceso i focaroni nei quattro Quartieri cittadini, con una discreta presenza di eugubini, del sindaco Filippo Stirati e di alcuni assessori di Giunta.

Grande gioia da parte di tutti i presenti per la ripresa delle tradizioni storiche interrotte dal Coronavirus.

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina