Si tratta per lo più di donne e bambini che arrivano da Chernivtsi e Ivano-Frankivsk nella parte occidentale dell’Ucraina. Prosegue la raccolta di aiuti alla popolazione ucraina presso la Chiesa di San Giorgio Grande martire in largo Pentapoli, sede della Chiesa Ortodossa di Gubbio. 

Donne e bambini sono stati accolti da Padre Nicolae Dragutan

Padre Nicolae Dragutan è impegnato in Prefettura e Questura per l’adempimento delle pratiche burocratiche per l’ottenimento del permesso di soggiorno in Italia a favore degli ucraini arrivati a Gubbio. I tamponi molecolari eseguiti hanno evidenziato soltanto due positività, si tratterebbe di due persone asintomatiche. 

GUBBIO – La nostra città è stata raggiunta negli ultimi giorni da circa 40 cittadini ucraini provenienti dalle zone di guerra, che fuggono dalle distruzioni in cerca di una nuova casa e di una vita normale.

Si tratta per lo più di donne e bambini, che arrivano da Chernivtsi, la prima città ucraina al confine con la Romania e la Moldavia, dove è stato allestito un grande campo di raccolta e smistamento degli aiuti alimentari che arrivano da ogni parte del mondo per l’Ucraina, ma anche da Ivano-Frankivsk nella parte occidentale dell’Ucraina.

Nel fine settimana è attesa a Gubbio anche una Famiglia proveniente da Kiev, la capitale sotto assedio militare. Ora la priorità è dare un alloggio ai cittadini ucraini che sono in parte ospitati in appartamenti e case messe a disposizione da alcuni eugubini particolarmente solidali con il popolo ucraino.

Nicolae Dragutan a Gubbio

Padre Nicolae Dragutan, responsabile della Chiesa Ortodossa di Gubbio, sta proseguendo nella raccolta di viveri abbigliamento e medicinali da spedire in Ucraina. Tutti gli aiuti da inviare in Ucraina, vengono raccolti presso la Chiesa di San Giorgio grande Martire in largo della Pentapoli vicino il Comando della Polizia Locale.

Padre Nicolae ha trascorso gran parte degli ultimi giorni a fare la staffetta tra il Comune di Gubbio, la Prefettura e la Questura di Perugia, per dotare gli ucraini arrivati a Gubbio con i passaporti del visto di soggiorno indispensabile per rimanere in Italia. Giovedì sarebbe previsto un incontro tra Padre Nicolae e il sindaco Filippo Stirati.

Parte dei viveri in partenza da Gubbio potrebbero raggiungere alcune importanti città dell’Ucraina pesantemente bombardate negli ultimi giorni di guerra o sotto assedio militare, come ad esempio Mariupol, con il visto del Consolato ucraino con sede a Milano.

Dei circa 40 cittadini ucraini che al momento hanno raggiunto la nostra città, tutti sottoposti ai tamponi molecolari secondo l’elenco fornito dal Comune di Gubbio al Distretto sanitario, soltanto due persone sarebbero risultate positive al Coronavirus. Si tratterebbe di due casi asintomatici già in quarantena.

Francesco Caparrucci