La nuova tecnologia, realizzata appositamente per l’urna del Santo Patrono da un’azienda tedesca, permetterà di monitorare da computer in tempo reale l’umidità e la temperatura all’interno e all’esterno della teca di Sant’Ubaldo per prevenire la possibile formazione di muffe.

Teca di Sant’Ubaldo, installazione della nuova tecnologia

Il Presidente del Rotary Club Gubbio, Mauro Marchi, ha sottolineato l’impegno e il lavoro quotidiano dei volontari che ogni giorno si dedicano alla cura della Basilica e delle sue strutture.

GUBBIO – Grazie ad un importante service del Rotary Club Gubbio, con la collaborazione e l’aiuto di alcuni volontari sempre presenti in Basilica, è stato possibile installare nella teca che contiene il corpo di Sant’Ubaldo uno speciale strumento in grado di monitorare e conservare il microclima per evitare la formazione di muffe.

Nel primo pomeriggio di oggi (giovedì 3 marzo), erano presenti in Basilica il Presidente del Rotary Club Gubbio Mauro Marchi, il dottor Giorgio Ciliegi, Fabrizio Fondacci, Tiziana Crociani prossima Presidente del Rotary Club Gubbio, i Rettori della Basilica don Giuseppe Ganassin e don Pietro Benozzi, la signora Marcella Marcelli, i volontari Ubaldo Frondizi e Gino Minelli.

Non è stato facile individuare un’azienda che fosse in grado di installare la nuova tecnologia: alla fine è stata scelta un’azienda tedesca con filiale a Milano, che oggi a Gubbio era rappresentata da due ingegneri che hanno installato la tecnologia data logger fornendo spiegazioni e istruzioni tecniche sul suo corretto utilizzo e funzionamento.

Teca di Sant’Ubaldo, la tecnologia data logger

Le tre vecchie sonde con una centralina esterna, che si erano guastate nel luglio 2021, sono state tutte eliminate e sostituite da un data logger esterno con una sonda integrata che sostituisce la sonda esterna, mentre le tre sonde interne sono state sostituite da un’unica sonda costruita in Germania appositamente per l’urna di Sant’Ubaldo, collegata a suo volta ad un altro data logger.

Con queste due centraline è possibile leggere in tempo reale la temperatura e l’umidità all’interno della teca del Santo Patrono, con la sonda posizionata sotto il tavolone dove appoggia il corpo del Santo perfettamente conservato, con l’urna a tenuta stagna.

In più, le nuove sonde permettono di avere anche il punto di rugiada, cioè il punto di condensa, che viene calcolato in modo tale che scatta un allarme collegato ad alcuni indirizzi mail se il microclima interno cambia sensibilmente, perchè ciò potrebbe portare alla formazione di muffe interne.

Per l’azienda tedesca, hanno spiegato i volontari eugubini, “è stato un piacere aver contribuito alla modernizzazione della tecnologia installata sulla teca del Santo Patrono“.

Il Presidente Mauro Marchi con don Giuseppe

Grande emozione e tanta soddisfazione da parte di tutti i presenti in Basilica, con il Presidente del Rotary Club Gubbio Mauro Marchi che ha sottolineato l’importanza di questo service a favore della Basilica e di tutta la città, grazie alla mobilitazione del Rotary Club Gubbio con la raccolta fondi “Salvadanaio per la teca di Sant’Ubaldo“.

Marchi ha pure ringraziato per l’impegno quotidiano in Basilica i volontari Ubaldo Frondizi e Gino Minelli, oltre alla signora Marcella Marcelli, sempre pronti a rispondere a iniziative per il Santo Patrono e per la città di Gubbio.

L’iniziativa il “Salvadanaio del Rotary”, ovvero 40 “furattole”, nate da un’idea della Paul Harris Fellow e Marcella Marcelli e realizzate dal ceramista tornitore Daniele Minelli e da Francesca Ragni, continuerà fino alla fine dell’anno corrente.

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina