Al termine della conferenza, il Presidente dell’Università dei Muratori ha donato un piatto di ceramica al ricercatore eugubino Fabrizio Cece.  Fabio Mariani: “ Ci sarà un passaggio finale con una pubblicazione di un lavoro che è partito da 2-3 anni, a opera del Prof. Barbi e di Patrizia Biscarini che riguarda la trascrizione dello statuto dei maestri delle pietre del ‘500″

GUBBIO (F.C.) – Sabato 11 maggio, presso la sala dell’ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana, si è tenuta la conferenza “La Festa dei Ceri. Sintesi storica“, a cura del ricercatore d’archivio eugubino Fabrizio Cece.

Si tratta dell’appuntamento conclusivo per le celebrazioni del 400° anniversario dell’insediamento nella Chiesa di San Francesco della Pace dell’Università dei Muratori, Scalpellini ed Arti Congeneri.

Alla conferenza erano presenti i Capitani Fabio Tomassini e Ubaldo Stocchi, il Comandante dei Vigili del Fuoco di Gubbio Primo Lupatelli, i Presidenti delle Famiglie ceraiole, il Presidente dell’Associazione Maggio Eugubino Lucio Lupini e il Trombettiere Marco Tasso.

Fabio Mariani e Fabrizio Cece

Siamo giunti al termine di un percorsoha esordito Fabio Mariani –  che è partito lo scorso giugno che ha visto una serie di appuntamenti culturali che hanno svariato su una serie di aspetti. Questo è l’ultimo appuntamento e il secondo che riguarda Fabrizio Cece perché abbiamo voluto sfruttare la sua grande cultura archivistica.

Poi ci sarà un passaggio finale con una pubblicazione di un lavoro che è partito da 2-3 anni, a opera del Prof. Barbi e di Patrizia Biscarini che riguarda la trascrizione dello statuto dei maestri delle pietre del ‘500. Infine porto i saluti dell’Amministrazione comunale e del Vescovo Luciano“.

È quindi intervenuto Fabrizio Cece che ha parlato della storia della Festa dei Ceri, intervento di cui riportiamo i passaggi salienti: “È una relazione basata sui documenti, la storia si costruisce su dei mattoni che si chiamano documenti. Mi sembra doveroso ringraziare quegli studiosi che alla Festa dei Ceri hanno dedicato anni e anni di lavoro e i cui risultati noi oggi usiamo.

Fabrizio Cece

Il Capitano Costantini che ha fornito le basi per il primo volume del 1972, il Dott. Piero Luigi Menichetti con la pubblicazione di dieci anni dopo ed infine il Dott. Barbi con i suoi libretti gialli, come li chiamo io, che mi auguro vengano riuniti in 2-3 grandi volumi perché sono un’opera imprescindibile per chi si voglia avvicinare alla storia della Festa dei Ceri.

La storia dei Ceri ci ricorda che quest’antica celebrazione trae origine dalla luminarie che già nel XIV secolo venivano fatte dalle Università delle Arti in onore di Sant’Ubaldo, cittadino Vescovo e Patrono di Gubbio, il 15 maggio giorno della vigilia del suo “dies natalis”. In particolare alle tre corporazioni principali, Muratori, Merciai e Contadini, era riservata per obbligo statutario l’offerta di un Cero grande alla chiesa del Santo vicino al Monte Ingino.

Lo statuto del 1338 è il primo cardine da cui origina l’attuale Festa dei Ceri, dal 1338 al 1458 sappiamo solo che si faceva la Festa dei Ceri. Sui Ceri non poteva essere scolpito nessun simbolo ad eccezione dello stemma del Comune di Gubbio.

Fabrizio Cece e Fabio Mariani

Sappiamo inoltre che nel 1458 i Ceri erano di legno coperti da cera di vari colori, questa è un’informazione fondamentale che ci spiega com’erano i Ceri allora. Per avere una descrizione dettagliata per quel periodo bisogna arrivare al 1605. Un altro importante riferimento è il 1684, anno del primo documento in cui si parla della presenza dei Santi in cima ai Ceri, è un documento di padre Bonaventura Tondi che si basa su una ‘velina’ scritta da Antonio Concioli“.

Fabrizio Cece ha poi spiegato che la Festa si svolse più o meno regolarmente fino al 1798, anno in cui furono abolite le corporazioni, sottolineando le varie difficoltà che emersero soprattutto nell’Ottocento in merito all’organizzazione della Festa.

Come spiega ancora Fabrizio Cece: “I Muratori erano sopravvissuti all’abolizione del 1798. Nel 1887, il Primo Capitano dei Muratori Luciano Magni in cambio di un contributo di 320 lire si dichiarò disposto ad organizzare la Festa e la corsa di tutti e tre i Ceri, ma  la richiesta fu respinta. Nel 1891, il Capitano dei Muratori Giuseppe Vantaggi fece la stessa proposta per un contributo di 600 lire, e questa volta la proposta fu approvata, diventando così il Capitano di tutti e tre i Ceri. Da quell’anno sarà sempre l’Università dei Muratori ad eleggere il primo Capitano dei Ceri“.

Al termine della conferenza, il Presidente dell’Università dei Muratori Fabio Mariani ha donato un piatto di ceramica al ricercatore eugubino Fabrizio Cece.

Ilaria Stirati – Fotografie Simone Grilli