Esposte le opere delle artiste Paola Bona, Rosy Mantovani, Paola Pierini, Cristina Maser, Francesca Patitucci, e dello scalpellino Giuseppe Allegrucci. La dottoressa Silvia Alunno: “In questa mostra ci sono linguaggi artistici diversissimi. La prima cosa che mi ha colpito è la diversità di percorsi, di linguaggi, la dominanza della natura, dell’informale e dell’inconscio…

GUBBIO – Una mostra di eccezionale qualità artistica ha inaugurato la Galleria d’Arte Via dei Consoli, con la dottoressa Silvia Alunno che ha fornito ai presenti una critica delle opere che ha riscosso consensi e applausi, con le artiste omaggiate di una rosa rossa.

Si tratta di una mostra collettiva di sei artisti, tra cui gli eugubini Giuseppe Allegrucci e Paola Pierini, che resterà aperta fino al 27 maggio. Soltanto Giuseppe è uno scalpellino, le altre 5 artiste (Paola Bona, Rosy Mantovani, Paola Pierini, Cristina Maser, Francesca Patitucci) sono pittrici.

Nicola Secchi, proprietario della Galleria d’Arte Via dei Consoli, ha sottolineato che la Galleria ospiterà esposizioni artistiche già calendarizzate, e che la mostra attuale racchiude stili e tecniche diverse. “L’intentoha aggiunto Secchiè quello di far conoscere Gubbio agli artisti che qui verranno ad esporre, e di portare la nostra città all’esterno“.

E’ stato un lavoro di gruppo allestire la mostra.ha spiegato Giuseppe AllegrucciHo visto le artiste sistemare nella maniera migliore ciascuna le opere delle altre. Non c’è invidia, ogni volta che si incontra un’artista nuovo è un’occasione di crescita“.

L’intervento di Silvia Alunno

Riportiamo qui di seguito un riassunto della spiegazione delle opere d’arte esposte, fornita dalla dottoressa Silvia Alunno, scusandoci in anticipo per eventuali inesattezze nel riportare le parole precise da lei pronunciate.

Silvia Alunno ha detto: “Vi faccio i complimenti perchè avete avuto un’idea che a Gubbio mancava, in questa mostra ci sono linguaggi artistici diversissimi. La prima cosa che mi ha colpito è la diversità di percorsi, di linguaggi, la dominanza della natura, dell’informale e dell’inconscio…

Delle opere di Paola Pierini mi ha colpito la pittura piena di luce che costruisce le immagini. Paola riesce a cogliere dei dettagli, dei particolari che ad un osservatore poco attento sfuggirebbero ma che invece sono l’essenza dell’opera…

Di Paola Bona mi ha colpito questo gesto potentissimo, la gestualità che restituisce sul supporto questo gesto potente. Il gusto della decorazione e delle superfici opache. Mi ricorda i lavori di Burri. Ti trasportano in un mondo di astratto…

Cristina Maser colpisce per lo scomporre delle forme che trasforma in linee di forma. Un’energia vitale, sottolineata dal colore. Il mare che cattura una dimensione inconscia… 

Francesca Patitucci raffigura l’energia sprigionata dal mare mosso. È un mare che comunica un vorticoso senso di infinito…

Le opere di Rosy Mantovani sembrano fotografie di ragazze, ma tra me e il soggetto ritratto c’è quasi un dissolvimento dell’immagine. Il tema della pittura del ‘900 è l’inconoscibilità. Anche qui c’è una tradizione di dissolvimento dell’arte. Mi è venuto in mente il racconto di Kafka ‘Il castello’.

Giuseppe Allegrucci rappresenta la sensibilità dell’artista eugubino per la propria città, l’ultimo degno figlio della tradizione della lavorazione della pietra, nella quale fissa i particolari, ha tanto da comunicare“.

La mostra collettiva alla Galleria d’Arte Via dei Consoli rimarrà aperta al pubblico fino al 27 maggio.

All’inaugurazione hanno preso parte, oltre ad alcuni artisti che espongono e che sopra abbiamo ricordato, anche rappresentanti del mondo delle Istituzioni locali, dell’associazionismo, il presidente dell’Università dei Muratori Fabio Mariani, il ricercatore storico Fabrizio Cece e gli operatori dell’informazione locale.

Francesco CaparrucciFotografie e video Cronaca Eugubina