I locali sono stati rimessi a nuovo dai volontari della Pro Loco “Amici dello Scritto“. Luca Pecci: “Anche per gli spazi esterni abbiamo in progetto di allestire un campo sabbioso da beach volley e non solo, ma dobbiamo ancora lavorarci

Scuola di Scritto

GUBBIO – Riaprono i cancelli della scuola di Scritto. I locali dell’edificio, una volta adibiti a scuola dell’infanzia e primaria della frazione, sono stati rimessi a nuovo dai volontari della Pro Loco “Amici dello Scritto e dai molti altri che, in diverse forme e modi, hanno voluto dare una mano.

Gli ambienti ora, pur non ospitando più banchi e cattedre, rinascono per essere punto di ritrovo per la gente della comunità e non solo.

Oggi è uno di quei giorni in cui non si può che essere soddisfatti del proprio ruolo, in un Comune come quello di Gubbio, per realtà come questa di Scritto che, nonostante le difficoltà che alle volte si sono palesate, manifesta la volontà di rinnovarsi ogni giorno e di essere collante per le generazioni“; le parole del Sindaco Stirati, a seguito della Messa officiata da don Roberto, nella nuova chiesetta allestita in un’ex aula, per la parrocchia di San Michele Arcangelo che, ormai da tempo, non poteva più usufruire della Chiesa della frazione; momentaneamente inagibile.

Scuola di Scritto, aula per la Messa 

Presenti anche una piccola palestra, una sala per l’organizzazione di eventi di vario genere e una stanza dedicata ai più piccoli, con la possibilità di dedicarsi al disegno, alla pittura e ad altre attività.

Vorremmo dare la possibilità ai genitori, quando magari ci sarà qualche evento in corso, di lasciare che i bambini si divertano tra di loro“. Spiega Luca Pecci della Pro Loco, prima di aggiungere: “Anche per gli spazi esterni abbiamo in progetto di allestire un campo sabbioso da beach volley e non solo, ma dobbiamo ancora lavorarci“.

Intanto, domenica 30 settembre ha avuto luogo la benedizione dei locali e, a seguire, un pranzo conviviale. “130 i partecipanti. Possiamo ritenerci veramente soddisfatti“. La soddisfazione, pare evidente, appartiene alla Frazione tutta. L’auspicio è che questo non sia che l’inizio.

Di Elisa Vagnarelli