Mariolina Vispi: “Quello che attualmente vorremmo fosse portato avanti, soprattutto, è un progetto di educazione alla salute, improntato a corretti stili di vita, che potrebbe fare da corollario a quello di Gubbio Città Cardioprotetta

GUBBIO – La scorsa settimana è stato presentato all’auditorium dell’Ospedale comprensoriale di Branca il progetto Gubbio Città Cardioprotetta, che ha permesso la realizzazione di una rete di defibrillatori (al momento 42) in città e periferia utili per il trattamento immediato dell’arresto cardiaco.

A questo proposito Mariolina Vispi dell’associazione “Amici del Cuore” ha spiegato: “Ci sono circa 3.500 cardiopatici a Gubbio, vale a dire il 10% della popolazione. La rete attualmente si avvale di 42 defibrillatori. Siamo arrivati ad un punto che nelle prossime settimane si aggiungeranno altri defibrillatori. I nostri sforzi sono stati ripagati con interventi che hanno salvato vite umane”.

Riportiamo di seguito l’intervento integrale della presidente dell’associazione “Amici del Cuore

Desidero, innanzitutto, ringraziare le autorità politiche, religiose, militari e sanitarie, i rappresentanti delle associazioni, i soci e simpatizzanti della nostra associazione oggi presenti e, soprattutto, coloro che permettono, anno dopo anno, la crescita dell’associazione con la loro professionalità e disponibilità.

In questi ultimi anni gli Amici del Cuore hanno focalizzato la loro attività particolarmente in due ambiti: il primo è quello relativo al controllo della Terapia Anticoagulante orale (TAO). Dopo un periodo di sperimentazione del servizio nel nostro Territorio, è entrata in funzione, nel 2017, la convenzione tra USL e Federfarma, per garantire il servizio ai tanti che sono sottoposti a terapia anticoagulante orale, con il controllo dell’INR tramite il prelievo capillare eseguito nelle farmacie.

Ricordo che la nostra Associazione aveva attivato questa modalità presso la Farmacia comunale di Gubbio già nel gennaio 2010 e, negli ultimi anni altre farmacie eugubine (Pierotti, Luconi e Cardinali) si sono attivate per garantire il servizio. La dott.ssa Branca, che effettua le consulenze TAO, continua ad essere un insostituibile punto di riferimento per i pazienti del nostro territorio

L’altro progetto che ci ha visti impegnati è quello di “Gubbio Città Cardioprotetta”, iniziato con l’obiettivo di diffondere tra la popolazione la cultura della prevenzione cardiopolmonare e attivare meccanismi di protezione dal rischio di morte cardiaca improvvisa. Il progetto è entrato nella sua fase più importante ed attiva e, grazie anche alla collaborazione e al supporto di privati, sono stati installati defibrillatori in molti luoghi del nostro vasto territorio.

Ricordo che, dal mese di aprile 2016, grazie alla disponibilità dei formatori della “Confraternita della Misericordia” di Gubbio, si stanno effettuando mensilmente i corsi per la formazione di operatori laici di primo soccorso, abilitati all’uso del DAE.

Ad integrazione e perfezionamento del nostro progetto, oggi presenteremo la mappa dei defibrillatori collocati nel territorio comunale e l’app, realizzata dal Prof. Roberto Rossi con i suoi allievi dell’Istituto Cassata Gattapone, che consente una rapida localizzazione di quelli più vicini al luogo in cui si sta prestando soccorso.

Debbo dire che noi cerchiamo di supportare costantemente le iniziative e le problematiche del nostro ospedale, coinvolgendo anche altre associazioni del settore sanitario (soprattutto AVIS, AELC, ADE, ANACA) perché i servizi erogati siano sempre più di qualità, migliorandone l’efficacia e l’efficienza, ed evitare che vengano, al contrario, depotenziati.

Quello che attualmente vorremmo fosse portato avanti, soprattutto, è un progetto di educazione alla salute, improntato a corretti stili di vita, che potrebbe fare da corollario a quello di Gubbio Città Cardioprotetta.

Nell’operare nell’interesse dell’intera comunità eugubina, non possiamo certo dimenticare gli obblighi statutari nei confronti dei nostri iscritti e sostenitori. Per questo, in strettissima collaborazione con il reparto di Cardiologia del nostro Ospedale, diretto dalla dottoressa Sara Mandorla, abbiamo individuato e definito le modalità per la costituzione di un ambulatorio, mirato al controllo a alla cura di una patologia particolarmente diffusa, quella dello scompenso cardiaco.

I dettagli implementativi sono in fase di definizione, ma contiamo di vederne avviata l’attività in breve tempo. E’ un’iniziativa che ci viene sollecitata da più parti e che riteniamo fondamentale per la popolazione del territorio dell’Alto Chiascio, e non solo. Siamo fermamente convinti che un’attività del genere debba diventare una delle eccellenze dell’ospedale di Gubbio e Gualdo Tadino.

Ospedale di Branca

Molto è già stato fatto, ma molto resta ancora da fare. Mi limito ad elencare alcuni dei prossimi compiti che ci siamo dati e che speriamo di poter condurre in porto, grazie alla collaborazione delle associazioni e degli enti interessati. Innanzi tutto, è necessario proseguire nell’attività di formazione degli operatori laici di primo soccorso abilitati all’uso del defibrillatore, senza la quale la presenza di apparecchi defibrillanti nel territorio non avrebbe senso.

A questa va affiancata un’attività di informazione, estesa a tutto il territorio, in merito alle problematiche connesse al primo soccorso e alle cardiopatie in generale, riprendendo l’iniziativa degli incontri periodici dei Martedì del Cuore, avviata nel 2017. Abbiamo in cantiere anche l’ampliamento della attuale rete dei defibrillatori, con ulteriori consegne ad importanti realtà associative del territorio che ne hanno fatto espressamente richiesta.

Resta sempre, tra i nostri obiettivi più ambiti, la costituzione di un coordinamento tra i comuni della fascia appenninica, sia per ampliare la rete che per affrontare sinergicamente le problematiche della formazione degli operatori, ma comprendiamo che questo compito debba essere affidato agli amministratori locali.

Foto Corri Gubbio 2013

Mariolina Vispi

Confidiamo anche nel fatto che si possa giungere in un prossimo futuro a individuare linee guida a livello regionale, che consentano di attribuire ad ogni comune del territorio regionale la qualifica di comune cardioprotetto. Riteniamo, inoltre, di fondamentale importanza organizzare il monitoraggio delle scadenze dei componenti dei defibrillatori (piastre e batterie) e del retraining degli operatori laici di primo soccorso.

Infine, consideriamo necessario un aggiornamento continuo dell’app “Save Your Heart”, in previsione anche dell’acquisizione e della collocazione nel territorio di nuovi defibrillatori. Intendiamo manifestare la più ferma intenzione di perseguire tutti gli obiettivi sopra indicati, con l’auspicio di poter disporre nel tempo delle risorse umane e materiali necessarie al compimento dell’opera“.

Fotografie Cronaca Eugubina