Ecco quindi che fin da quell’agosto 2016, ogni sera si mette a scrivere al suo “Papo”, a colui che rappresentail suo supereroedelle lettere, parlandogli in prima persona come se stesse accanto a lui, perché come ha spiegato, “la morte non esiste e Jacopo non è assente, Jacopo è sempre presentee si manifesta a lui attraverso dei chiari segni e tante piccole coincidenze

Elisa Polidori

GUBBIO (F.C.) – Sabato 2 dicembre presso la sala ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana di Gubbio si è tenuta la presentazione del libro La rivoluzione d’amore di Andrea Pilotta, edito da Garzanti.

L’evento, coordinato dalla libreria Libri&Idee col patrocinio del Comune di Gubbio, è stato curato dall’Associazione culturale La Medusa e si colloca all’interno degli incontri Mater Mea, inerenti il tema della genitorialità.

Mediatrice del dibattito è stata proprio la stessa presidente Elisa Polidori, la quale ha posto domande all’autore del libro e alla psicologa Dott.ssa Silvia Fanucci, specializzata proprio nelle relazioni familiari.

Il libro nasce da un evento tragico, forse il più temuto da chi sia genitore, ovvero la perdita del proprio figlio. Andrea Pilotta, dopo la scomparsa del suo Jacopo alla tenera età di 10 anni a causa di una grave patologia congenita, riversa sulla scrittura il proprio dolore e la necessità di compensare la mancanza del figlio.

Ecco quindi che fin da quell’agosto 2016, ogni sera si mette a scrivere al suo Papo, a colui che rappresenta il suo supereroe delle lettere, parlandogli in prima persona come se stesse accanto a lui, perché come ha spiegato, “la morte non esiste e Jacopo non è assente, Jacopo è sempre presente” e si manifesta a lui attraverso dei chiari segni e tante piccole coincidenze.

Il libro, la cui prefazione è stata curata da Jacopo Fo, amico della famiglia, ha riscosso un enorme successo (sono ben oltre 30.000 le condivisioni su Facebook sulla pagina Paposuperhero) in virtù della sincerità con cui l’autore affronta un dolore che definisce “il più str…o e il più becero di tutti i dolori” e lo fa proprio ricorrendo all’arma dell’ironia.

La presentazione del libro “La rivoluzione d’amore”

Il libro vuole essere “un omaggio alla vita” e la scrittura diviene “presenza fisica, il digitare le parole sulla tastiera è un modo per accarezzare il mio Papo e per continuare a parlarci”.

La psicologa Silvia Fanucci, chiamata a dare una lettura delle dinamiche psicologiche che si innescano nei casi di lutti così importanti in famiglia, ha sottolineato come sia di fondamentale importanza in questi casi “attraversare il dolore, affrontarlo e non rinchiudersi in se stessi, proprio come ha fatto Andrea.

Non a caso in psicologia si parla di ‘crescita post traumatica’, indicando proprio l’evoluzione e il cambiamento della qualità della propria vita verso una situazione migliorativa.

Evidenze scientifiche hanno altresì dimostrato la valenza fortemente terapeutica della scrittura nel superamento di questi eventi tragici”.

Di Fabiana Blasi