Lucio Bove: “Mister Pagliari, essendo un allenatore di esperienza, qualche settimana fa in conferenza stampa pre-gara ha detto che i giovani hanno l’obbligo di sbagliare per imparare, quindi penso che si parta da una buona base. È un’affermazione che sposiamo a pennello anche noi

Foto Lucio Bove

Lucio Bove

GUBBIO – Durante l’approfondimento serale di Cronaca Eugubina su Gubbio-Fermana, è intervenuto telefonicamente Lucio Bove responsabile del settore giovanile del Gubbio calcio, con il quale Fabiana Blasi e Giancarlo Tomassoli hanno fatto un ampio focus sui giovani più interessanti del Gubbio calcio e non solo.

Fabiana Blasi: Parlando di giovani, vorrei partire da Luca Ricci, classe ’99, che è cresciuto nel settore giovanile del Gubbio calcio. Ci racconti qualche aneddoto sulla sua carriera, come ha esordito nel Gubbio?

Lucio Bove: “E’ stato un colpo di fortuna averlo con noi perché nel momento della retrocessione del Gubbio qualche anno fa dovevamo andare ad allestire l’unica categoria che avevamo a disposizione, la Juniores nazionale, e durante quell’estate dove c’era un clima surreale abbiamo cercato di convincere la famiglia sulla programmazione che avevamo in testa per l’annata successiva.

Foto Alessandro Sandreani

Alessandro Sandreani

La famiglia ha deciso di venire con entrambi i figli, Luca ha un fratello gemello di nome Lorenzo, e da lì è partita l’esperienza. Diciamo che l’opportunità di averlo è stata importante così come per il fratello, sicuramente una grande mano me l’ha data Mister Sandreani che mi ha dato l’opportunità di valorizzarlo ancor di più.

E poi la nostra favola è stata quest’estate quando, come tutti gli anni con il Direttore Pannacci, valutiamo chi dei ragazzi può partire o magari deve andare giocare nei vari campionati dilettantistici.

Abbiamo fatto questa scelta di farlo iniziare, poi si è tramutata in una vera e propria favola che non ci aspettavamo, un ragazzo del settore giovanile dopo Conti è entrato in pianta stabile in prima squadra e soprattutto ha fatto presenze importanti. Nove presenze per un ’99 in Lega Pro penso che sia un bel traguardo, sperando che faccia ancor meglio”.

Foto Dino Pagliari

Dino Pagliari

Fabiana Blasi: Le presenze di Luca Ricci confermano le scelte di Mister Pagliari molto attento ai giovani che ha a disposizione nella sua rosa. Lei che giudizio dà di queste scelte tattiche del Mister?

Lucio Bove: “Penso che la valorizzazione dei ragazzi era già partita con l’arrivo di Mister Cornacchini, durante l’estate perché ricordiamoci che Mister Cornacchini aveva sposato anche lui la linea di capire alcuni giovani. Poi è normale le cose non sono andate bene perché nel calcio può succedere, è arrivato Mister Pagliari che ha continuato su quella strada fidandosi di quello che aveva trovato nella rosa e confermando le scelte fatte precedentemente.

Essendo un allenatore di esperienza, qualche settimana fa in una conferenza stampa pre-gara ha detto che i giovani hanno l’obbligo di sbagliare per imparare, quindi penso che si parta da una buona base. È un’affermazione che sposiamo a pennello anche noi, la partita con la Fermana ha confermato che ha dato solidità ad un gruppo in tanti aspetti”.

Foto Fabiana Blasi

Fabiana Blasi

Fabiana Blasi: Parlando sempre di giovani, all’attenzione del Gubbio c’è un altro ragazzo, Juba Ghanam, di nazionalità egiziana che sta giocando nella Berretti di Sandreani. Com’è stato scoperto?

Lucio Bove: “Lui è stato scoperto tramite un amico che abita a Senigallia, Luigi Esposito, che ho conosciuto lo scorso gennaio in una convention. Mi segnalò subito questo ragazzo che era appena arrivato dall’Egitto ad Ancona, dove non sapevano dove farlo giocare, era andato a tesserarsi in una terza categoria.

Ce l’hanno portato qualche giorno in prova con la Berretti, lo abbiamo visto, era un po’ indisciplinato, cultura del settore giovanile poco o niente, si vedeva comunque che aveva delle qualità. Quest’estate abbiamo deciso di dargli l’opportunità per capire un po’ che tipo di prospettiva ci fosse e il ragazzo si è messo sotto a lavorare tanto.

Mister Sandreani ha sposato a pieno la volontà di metterlo a regime e ce l’ha fatta, perché il ragazzo innanzitutto ha imparato l’italiano e poi con il lavoro sta raccogliendo i primi frutti anche se la strada è lunga perché un conto è fare una partita con la Berretti e un conto è fare una partita in prima squadra. Il campionato è ancora lungo e avrà modo ancora di farsi vedere ulteriormente”.

Giancarlo Tomassoli

Giancarlo Tomassoli: Tu hai un passato anche nelle giovanili dell’Atalanta, hai allenato un giocatore alle prime armi che adesso è nel Milan, parlo di Locatelli. Raccontaci di questo giocatore e soprattutto se può essere utile alla nazionale. 

Lucio Bove: “Penso che Manuel già da quando era piccolo aveva qualcosa in più degli altri, sia a livello di personalità che di giocate, aveva un altro passo. Più che allenarlo ho avuto la fortuna di stare con lui qualche anno, vivendolo da piccolo, poi la famiglia ha scelto la sponda giusta, perché l’hanno valorizzato e penso che è riuscito a trovare spazio in un Milan che fino a qualche anno non lo avrebbe avuto.

Lui ha fatto tutte le giovanili della nazionale, dall’Under 15 in poi, a volte lo ha fatto anche sotto età ed è stato un punto di riferimento per le nazionali giovanili. L’augurio più grande è quello di vederlo anche nella nazionale maggiore, però come ho detto prima la strada è lunga, deve farsi ancora le ossa e confermarsi partita dopo partita, ma penso che se continua così si ritaglierà un posto in futuro”.

Lucio Bove

Giancarlo Tomassoli: Lucio hai un buon rapporto con la famiglia Donnarumma, dopo la sconfitta contro la Svezia Gigi Buffon ha dichiarato che lascerà la nazionale e Gianluigi Donnarumma è il suo sostituto naturale. Come lo vedi in questa nazionale?”

Lucio Bove: “Nel calcio bisogna avere innanzitutto bravura, ritengo che Gianluigi abbia tutte le componenti per poter stare sia nel campionato di Serie A, e lo sta dimostrando partita dopo partita, sia in nazionale.

Quando c’è stata la non qualificazione della nazionale, da una parte ero amareggiato perché la prossima estate non vedremo l’Italia al Mondiale, dall’altra parte l’addio di Buffon potrebbe lasciare aperta la strada a Gianluigi che potrebbe essere il futuro portiere della nazionale.

Ha le doti e ha la testa per poter far bene. Nel giro di un paio d’anni gli è cambiata la vita, bisogna accettare il bello e gli errori di gioventù che potrebbe commettere in alcuni casi”.

Fotografie Cronaca Eugubina