Monsignor Mario Ceccobelli: “Tutta la città è qui, in questa Chiesa, per salutare Valerio, Manuel e Giancarlo che hanno lasciato drammaticamente questa vita. Di fronte alla morte, violenta e ingiusta come in questo caso, non ci sono parole

GUBBIO – Centinaia di cittadini eugubini hanno partecipato oggi pomeriggio (martedì 25 aprile) ai funerali di Valerio Tittarelli (33 anni) e Giancarlo Spaziani (45 anni), deceduti nella nottata tra venerdì e sabato scorsi nel tragico incidente verificatosi lungo la nuova variante della SS 219 all’altezza di Spada.

Ieri mattina (lunedì 24 aprile) Don Mirko Orsini aveva celebrato a San Giovanni la Messa di esequie per Manuel Amadu (42 anni), il terzo eugubino deceduto nelll’incidente di venerdì notte. La sua salma, accompagnata dai familiari, era poi subito partita per la Sardegna, la terra nativa di Manuel dove si sono celebrati i funerali ufficiali.

Per la giornata di oggi (martedì 25 aprile) il sindaco Filippo Stirati ha proclamato il lutto cittadino, in ricordo dei tre eugubini deceduti nel tragico incidente. La notizia del sinistro e della morte di Valerio, Giancarlo e Manuel ha profondamente scosso tutta la città, cordoglio commozione e manifestazioni di solidarietà sono giunte dal vescovo Ceccobelli, dal sindaco Stirati, da tanti cittadini e dai tifosi rossoblù alle famiglie dei tre uomini deceduti.

La Messa a San Francesco è stata celebrata congiuntamente dal Vescovo Mario Ceccobelli e da Don Ubaldo Braccini, che è arrivato a Gubbio assieme alle salme di Valerio e Giancarlo.

Il Vescovo Mario Ceccobelli ha introdotto la cerimonia dicendo che “Tutta la città è qui, in questa Chiesa, per salutare Valerio, Manuel e Giancarlo che hanno lasciato drammaticamente questa vita. Come dice il canto d’ingresso (Alzo gli occhi verso i monti ndr) l’unico aiuto viene dal Cielo; da colui che è venuto per liberarci dalla morte  e aprire il passaggio verso la nostra Patria“.

Poi nell’omelia il Vescovo ha affermato che “Di fronte alla morte, violenta e ingiusta come in questo caso, non ci sono parole. Noi uomini possiamo offrire la nostra amicizia e vicinanza; possiamo farci coraggio ma nulla più. L’unica parola che può confortare è quella di Dio, che ci dice che questa vita terrena non è tutto.

C’è infatti un’altra vita al di là della morte, senza più violenza nè sopraffazione, ma solo piena di pace e amore. Tutto questo perchè è Lui che ha vinto la morte . Come dice S. Paolo se crediamo anche noi risorgeremo nell’ultimo giorno“.

Di Giovanni AlessiFotografie Cronaca Eugubina