Alla Procura ho detto la verità, che tutto era stato fatto con assoluta correttezza. E all’ultimo al Procuratore gli ho detto scriva questo: ‘A Balistreri n’gne darò più ‘na lira

GUBBIO – Al termine della partita, nella palazzina bianca della sala stampa tifosi rossoblù, dirigenti e giornalisti aspettano il presidente Sauro Notari, l’artefice massimo della rinascita del Gubbio dalle ceneri della retrocessione.

Uomo schietto, generoso, ma all’occorrenza anche severo, molto determinato, il Presidente si è presentato davanti alle telecamere ancora euforico e pieno di adrenalina per i festeggiamenti negli spogliatoi con la squadra e l’allenatore Giuseppe Magi. Queste le sue parole a caldo rilasciate ai microfoni di Cronaca Eugubina.

Una gioia immensa. Avevo detto ai ragazzi che avremmo centrato la promozione il 24 aprile e così è stato. D’altronde il 1° maggio portiamo giù i Ceri, e io sono un sangiorgiaro purosangue, ho fatto la calata dei Neri con San Giorgio. Godiamoci le ultime due partite di Campionato e i Ceri, voglio allestire una squadra che sappia dire la sua in Lega Pro.

Io mi sento tranquillo e pulito, gli altri non sanno più dove aggrapparsi. Passerei alla storia come il primo presidente che ha comprato una partita con un bonifico bancario. Alla Procura ho detto la verità, che tutto era stato fatto con assoluta correttezza. E all’ultimo al Procuratore gli ho detto scriva questo:A Balistreri n’gne darò più ‘na lira“.

Foto Sauro Notari

Sauro Notari, Filippo Barbetti, Giuseppe Pannacci

Presidente, ci descrive quest’annata straordinaria?

Fin da quando siamo partiti l’obiettivo era tornare in Lega Pro, perché con un pubblico cosi ci compete questa categoria. Era quello che volevamo, tutti insieme abbiamo raggiunto l’obiettivo prefissato. Dalla società, ai giocatori, allo staff tecnico, ai tifosi.

A dicembre con le pedine in uscita e in arrivo siamo andati a migliorarci, e i dati lo dimostrano. I ragazzi di sotto, dopo avermi fatto il bagno, mi hanno ricordato che io già tempo fa dissi che il 24 avremmo vinto il campionato, e cosi è stato.

Oggi non era la partita del bellissimo gioco, ma del volersi conquistare i tre punti. Per me il calcio non deve essere sotterfugi o quello che altri hanno pensato. Non ho bisogno di nascondere niente, chi mi è vicino sa quello che penso”.

Emanuele GrilliFrancesco Caparrucci Foto Simone Grilli