Il sindaco Filippo Stirati: “Lavoreremo per fare di Padule un’area sensibile

GUBBIO – Nuova puntata della questione antenna a Padule. Ieri sera (lunedì 1° febbraio) presso i locali della parrocchia il comitato “No all’antenna” ha invitato il Sindaco Filippo Stirati a far luce sulla vicenda, vista la recente installazione dell’antenna stessa e sul che cosa fare per il futuro.

Stirati durante il suo intervento

Stirati durante il suo intervento

Lo scopo della riunioneha affermato Lorenzo Lilli come membro del comitato promotoreè quello di informare la popolazione sugli ultimi sviluppi della vicenda antenna e, più in generale, sulle problematiche ambientali che coinvolgono la nostra frazione. Dopo l’ordinanza del Sindaco che determinava la sospensione dei lavori, nello scorso dicembre il Tar ha in qualche modo sospeso la sospensione contenuta nell’ordinanza in questione, dando modo alla compagnia telefonica di iniziare i lavori. Abbiamo fatto delle dimostrazioni ma siamo sempre stati bloccati”.

La sentenza definitiva del Tar ci sarà probabilmente il 6 aprile prossimo e, fino a quella data l’antenna non entrerà in funzione. “I cittadini di Padule ha detto Lilli concludendo la sua premessavogliono delle risposte alle tante domande che hanno posto in questi mesi e alle quali non hanno ancora trovato soddisfazione, prima fra tutte il famoso Piano antenne e la presenza di nuovi siti attivi a Padule che potrebbero diventare operativi nei prossimi anni”.

Ha poi preso la parola il Sindaco Filippo Stirati:Sono state scritte molte cose su questa vicenda, alcune anche inesatte. La battaglia che state combattendo è sacrosanta e ci tengo a ribadire che la nostra amministrazione è sempre disponibile al confronto e non è affatto una controparte rispetto a voi. Ci sono state prese di posizione strumentali e demagogiche che non hanno migliorato la qualità del confronto. Non ho ravvisato senso di responsabilità in queste affermazioni.

Foto Antenna di Padule

Antenna di Padule

Venendo alla questione, ho pensato e continuo a pensare che con quell’ordinanza ho fatto un atto di coraggio che pochissimi sindaci in Italia hanno avuto l’ardire di fare in casi analoghi. La legislazione nazionale in materia prevale rispetto ai poteri affidati ai sindaci e il Tar, rifacendosi a tale legislazione e al precedente parere favorevole dell’Arpa, ha reso l’ordinanza non operante, per cui la compagnia telefonica è ora pienamente legittimata a proseguire la sua azione. La compagnia inoltre è aperta a trovare un’altra soluzione ma considera Padule la soluzione migliore, sentendosi forte del parere favorevole dell’Arpa e dell’ultimo pronunciamento del Tar”.

Secondo il sindaco Filippo Stiratiin presenza di un parere favorevole dell’Arpa tutti gli atti conseguenti sono come scontati”. Il sindaco ha fortemente tenuto a precisare che dalle verifiche fatte con gli uffici competenti (che peraltro sembrerebbero essere, da quanto emerso, gli stessi ad aver concesso l’autorizzazione) e con alcuni legali contattati “non risulta nel modo più assoluto alcuna irregolarità nella procedura adottata dal Comune”.

Foto Antenna di Padule

Molto partecipata la riunione di Padule

Tale affermazione non ha incontrato il favore di molti dei presenti i quali hanno affermato che il provvedimento di autorizzazione è avvenuto quando i termini per la concessione dell’autorizzazione stessa sarebbero stati già conclusi. E’ intervenuto quindi il consigliere comunale Francesco Gagliardi chiedendo al Sindaco “quale linea difensiva sarà adottata dal Comune in sede di sentenza definitiva del Tar”.

Il Sindaco ha risposto che la stessa è allo studio dei legali. “Riguardo al Piano antenneha proseguito Stiratistiamo lavorando per fare una mappatura dell’esistente e l’individuazione dei siti futuri. Attraverso questo piano c’è una maggiore possibilità di concertare con le compagnie di telefonia mobile le migliori collocazioni delle antenne. Sono già state avviate delle pratiche per un impianto a Semonte e per due impianti WI-FI nella zona industriale di Padule e a Ghigiano”.

Dal pubblico il professor Baldinucci ha puntualizzato che “l’Arpa esprime  dei pareri, ma non autorizza”. Ha replicato il sindaco Stirati dicendo che “tali pareri sono vincolanti”. Sempre dal pubblico l’imprenditore Pasquale Di Bacco ha chiesto al Sindaco “se sono stati effettuati dal Comune tutti i controlli necessari a verificare la corrispondenza tra la struttura in costruzione e i documenti tecnici presentati dalla compagnia telefonica”. “Sono state effettuate tutte le verifiche” ha risposto il Sindaco.

Pavilio Lupini

Pavilio Lupini

E’ quindi intervenuto il consigliere comunale Pavilio Lupini  affermando che “l’ordinanza prodotta dal Sindaco è stata scritta in maniera affrettata, in politichese. Nella sua discrezionalità la giunta avrebbe potuto fermare la concessione dell’autorizzazione. Essa si sarebbe dovuta scrivere in modo da poter reggere un primo confronto normativo. Le domande poste dai cittadini in questa sede sono le stesse che ho presentato il 15 dicembre scorso con  un’interrogazione urgente, ma a cui non ho ancora avuto risposta.

Quando gli impianti si insediano è poi difficile arrestare questi processi. Il Piano antenne va presentato anche se incompleto. Ci sono stati dei precedenti in passato anche a Padule nella zona del Borgo delle oche, in cui la giunta comunale con propria delibera è riuscita a fermare questi processi. Infine dopo molta insistenza, si è finalmente insediata la Commissione Statuto, che valuterà l’opportunità di indire dei quesiti referendari su temi ambientali”.

Foto Alessia Tasso

Alessia Tasso

A Lupini ha risposto l’assessore Alessia Tasso dicendo che “nel caso del Borgo delle oche c’era una difformità edilizia”. L’ultima questione sollevata ancora una volta dai presenti è stata la possibilità di far diventare Padule un’area sensibile. A questo proposito il Sindaco si è impegnato “a lavorare  perché questo avvenga”. Importante il contributo di Pavilio Lupini Siccome il nostro piano regolatore è già attivo si tratterebbe di modificare solo la parte operativa; per cui sarebbe sufficiente una delibera di giunta sentita la Provincia”.

In conclusione, con molta amarezza ma col desiderio di non mollare, la popolazione di Padule ha ribadito per bocca di Lorenzo Lilli che “a prescindere da come andrà a finire con la giustizia amministrativa, siamo pronti a rivolgerci al magistrato ordinario per accertare eventuali responsabilità e tutelare la nostra salute”.

Giovanni AlessiFotografie Cronaca Eugubina