Sabato sera abbiamo inoltre parlato con alcuni commercianti del centro storico, che ci hanno detto di aver lasciato accese le vetrine dei rispettivi negozi per contribuire a vivacizzare e rendere accogliente quanto più possibile il centro della città di Gubbio

GUBBIO – E’ stato un sabato sera (12 settembre) caratterizzato da una discreta presenza di persone nel centro storico di Gubbio, inizialmente prevalentemente giovani, poi nel corso della serata anche persone adulte e qualche famiglia con i figli.

Le persone si sono spostate per le vie del centro storico, da San Martino a Piazza Quaranta Martiri, fino a Corso Garibaldi e Via Cairoli, in una sorta di tour a piedi per il centro città che è tornato ad animarsi di cittadini come durante il mese di agosto.

Da quello che abbiamo potuto notare sul posto, sono stati rispettati dalle attività sia l’orario di spegnimento della musica (fissato per mezzanotte), che quello di chiusura (fissato per le ore 1:00).

Già da venerdì sera abbiamo sentito le opinioni di alcuni titolari di attività nel centro storico di Gubbio, che riportiamo di seguito perché ci sembrano ricche di spunti di riflessione, alla luce anche degli interventi delle Associazioni di categoria che hanno chiesto in queste ore all’Amministrazione comunale di rivedere l’Ordinanza di settembre, soprattutto relativamente all’orario di chiusura fissato alle una di notte.

Questa una sintesi delle opinioni di alcuni titolari di attività: “Dopo il lockdown, abbiamo alle spalle soltanto un mese e dieci giorni di lavoro, l’ordinanza di chiusura alle ore 1:00 ci mette in difficoltà. Serviva sicuramente più dialogo. Ci chiediamo, ad esempio, per quale motivo dopo le ore 23 si può servire in vetro soltanto all’interno del locale se paghiamo lo spazio pubblico esterno? Non è possibile servire prodotti di qualità sulla plastica

Maleducazione e schiamazzi notturni non dipendono in alcun modo dai locali. Tutti quanti abbiamo fatto investimenti importanti, e ora ci ritroviamo nella condizione quasi di non poter lavorare

I controlli di giovedì sera sono stati troppo severi, abbiamo subito l’ordinanza senza essere stati minimamente avvertiti della cosa. Molte persone iniziano a passare le serate fuori da Gubbio. Così perdiamo potere economico. Serve un punto d’incontro con l’Amministrazione comunale. Ogni locale è una partita iva con lavoratori e dipendenti

Siamo noi i primi a chiedere più controlli e a fare di tutto per rispettare le regole. Venerdì sera avevamo a tavolino dei turisti italiani, alle ore 1:00 abbiamo dovuto chiedergli di alzarsi e lasciare libero il tavolino perché dovevamo chiudere. Ho spiegato loro anche il motivo che ci induceva a chiudere, ma li ho visti perplessi…”.

Nella serata di sabato 12 settembre, abbiamo inoltre parlato con alcuni commercianti del centro storico, che ci hanno detto di aver lasciato accese le vetrine dei rispettivi negozi per contribuire a vivacizzare e rendere accogliente quanto più possibile il centro della città di Gubbio.

La serata ha visto anche i controlli interforze di Polizia Locale, Guardia di Finanza e Carabinieri, che hanno pattugliato il centro storico anche a piedi, con passaggi ripetuti lungo le principali vie e piazze del centro storico.

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina