Un viaggio in 4 parti tra Umbria, Marche e Toscana tra il padre Aurelio (che negli anni ’50 aprì il bar nella frazione eugubina) e il probabile avo Giuliano Presciutti, pittore del ‘500

GUBBIO (F.C.) – Massimo Presciutti, nato a Camporeggiano nel 1951, dove il padre Aurelio Presciutti aprì il bar a Casina delle Rose, ha studiato a Umbertide e Gubbio per poi trasferirsi a Firenze, che definisce la sua casa, dove ha insegnato al Laboratorio Linguistico Musicale.

Ha girato il mondo grazie al suo lavoro, ed attualmente è in pensione ma continua a collaborare con le biblioteche, questo perché Massimo oltre a insegnare realizza manifesti, copertine e spot pubblicitari d’animazione, pubblica libri umoristici e satirici. I suoi disegni sono apparsi su La Repubblica, Panorama, Espresso.

Ha pubblicato nell’aprile 2019 il libro “Microsolchi dell’arte. Viaggio a cavallo dei secoli XV e XVI attraverso l’opera di Giuliano Presciutti” edito da Presciart, un libro illustrato ambientato in Umbria, Marche, Toscana.

Un viaggio attraverso l’opera di Giuliano Presciutti e la sua famiglia, pittore del ‘500 e probabile avo, che ha vissuto a Gubbio nella prima metà del ‘500 e qui ha realizzato molte opere presenti  al Duomo, al Museo Diocesano, alla Chiesa di San Domenico e in quella di San Pietro.

Il Romanzo è diviso in 4 parti (ognuna con 16 paragrafi)  “E’ un mio viaggio, un omaggio alla mia famigliacosì racconta Massimoche è nello stesso tempo un ritrovarla nella storia e nella quotidianità della vita, un’ incisione operata col pennino, che come un aratro contadino e come una puntina di giradischi, promuove una fertilità sorprendente”.

Massimo Presciutti con la Signora titolare del bar di Camporeggiano

Famiglia che è molto importante per Massimo, il padre Aurelio Presciutti, nato a Petroia, contadino a Pieve D’Agnano e poi Marinaio in Guerra, negli anni ’50 decide di aprire un bar a Camporeggiano, poi negli anni ’60 si trasferisce a Firenze per lavoro. Qui comincia  a scrivere, nel 1981 “Amore senza cipria”, segue “La cucina che passione” (16 mila copie vendute) “La febbre spagnola” e “Quando i camini fumavano” .

Il progetto

Il progetto che Massimo Presciutti vorrebbe realizzare a Gubbio riguarda una mostra dei suoi disegni su Giuliano e la presentazione dei suoi libri da lasciare in visione alla Sperelliana.

Ho avuto contatti con Nello Fiorucci e con Roberto Borsellini così spiega Massimoriguardo i miei lavori e i dipinti di Giuliano. Sarebbe interessante organizzare questa mostra in contemporanea a quella di Ottaviano Nelli perchè Nelli (1375-1444) con Benedetto Nucci (1515- 1587) erano gli artisti più importanti del loro tempo a Gubbio e sarebbe interessante fare uno studio anche delle opere di Giuliano Presciutti, attivo dal 1490 al 1557, e per questo al centro temporale tra i due pittori”.

Cronaca Eugubina n.206: https://www.yumpu.com/xx/document/read/64121334/cronaca-eugubina-n206

Viviana Barbi Fotografie Cronaca Eugubina