Il Capodieci: “La mia è stata una carriera ‘anomala’ perché solitamente si inizia a prendere il Cero sul Monte o sul Buchetto, mente io sono entrato a 23 anni subito sui ‘Vecchi’, prendendolo lì per 15 anni e a 28 anni sulla Muta di Santa Maria prendendolo per 10 anni lì. Poi l’ho preso anche sul Monte sullo stradone che porta alla Seconda Cappelluccia“

Le fasi dello spoglio
GUBBIO – Domenica 20 gennaio, presso la Taverna di via Cristini, Luca Bedini è stato eletto con 369 voti Capodieci del Cero di San Giorgio per la Festa dei Ceri 2019, con gli altri candidati Francesco Fioriti e Giorgio Alunno che hanno ottenuto rispettivamente 357 e 120 voti.
Cronaca Eugubina ha intervistato telefonicamente il neo eletto Capodieci Luca Bedini per raccogliere le sue prime impressioni subito dopo l’elezione, raccontare la sua carriera ceraiola e come affronterà questi mesi di avvicinamento al 15 maggio 2019.
Bedini, cosa si prova ad essere eletti Capodieci?
“E’ un sogno che si realizza, uno pensa sempre che possa succedere, anche se è difficile già arrivare ad essere uno dei candidati, quindi finché non ti eleggono non si può mai sapere se accadrà. E’ una gioia grande, ancora non ho del tutto realizzato di essere Capodieci perché non è stato facile, con la doppia votazione siamo stati messi alla prova noi candidati, ma anche tutti i ceraioli sangiorgiari.

Il Capodieci 2019 di San Giorgio Luca Bedini
Però voglio mettere una pietra sopra a tutto questo, ora penso solo a ragionare sulla corsa, perché i Ceri sono semplici, faremo una bella corsa e rimarremo attaccati a Sant’Ubaldo.
Ora bisogna lavorare per ricompattarsi, perché quello che è successo può averci in qualche modo diviso, ma confido sull’intelligenza dei ceraioli sangiorgiari che vorranno fare di tutto affinché venga fuori una bella corsa”.
Ci racconta la sua carriera ceraiola?
“La mia è stata una carriera ‘anomala’ perché solitamente si inizia a prendere il Cero sul Monte o sul Buchetto, mente io sono entrato a 23 anni subito sui ‘Vecchi’, prendendolo lì per 15 anni e a 28 anni sulla Muta di Santa Maria prendendolo per 10 anni lì. Poi l’ho preso anche sul Monte sullo stradone che porta alla Seconda Cappelluccia.

Luca Bedini con il Presidente Salciarini foto Gavirati
Infine, nel 2013, ho avuto l’onore di essere l’uomo di fiducia di Andrea Martiri, sono stato il suo Capocetta, è un ruolo importante perché hai la responsabilità di guidare il Cero durante la Mostra che è un momento delicato ed impegnativo del 15 maggio, perché tutti vogliono prendere la stanga e bisogna essere lì a controllare che vada tutto bene, come poi è stato“.
Come affronterà da Capodieci questo avvicinamento al 15 maggio 2019?
“Innanzitutto, farò in modo di partecipare ed essere il più presente possibile a tutti gli eventi che si svolgeranno in questi mesi. Poi ovviamente penserò alla corsa, cercando di migliorare alcuni aspetti e di prepararla nei minimi dettagli, soprattutto affrontando le varie questioni e parlandone con i ceraioli.
Poi si vedrà quale sarà il verdetto del Cero, anche se quel giorno ci possono essere sempre tante incognite che non si possono prevedere. Bisognerà mettere il cuore e avere la carica giusta e sperare che vada tutto bene“.
Di Ilaria Stirati – Fotografia di copertina Gavirati