Con la maglia del Gubbio ha segnato 14 gol nel 1986/’87. E’ stato uno dei protagonisti dello spareggio del “Renato Curi” contro il Poggibonsi. Lotorio: “Confido in Galderisi che sa di calcio, così come la struttura societaria che non è da meno

Cronaca Eugubina Sport n.166

GUBBIO – In carriera è stato un attaccante che capitalizzava al meglio tutte le palle che gli capitavano tra i piedi. Con il Gubbio ha segnato 14 gol, nell’unica stagione giocata con la maglia dei lupi.

Un anno sportivo (1986/1987) che probabilmente nessun tifoso eugubino dimentica. Quello del magico spareggio del “Curi” contro il Poggibonsi, culminato con la promozione del Gubbio in C2. Venceslao Lotorio classe 1962, non ha dimenticato Gubbio e il rossoblù.

Lotorio, segue ancora il Gubbio?

Lo seguo ancora e dico che il livello dell’attuale serie C rispetto agli anni passati è più basso. Sono a conoscenza delle vicende dei rossoblù, li seguo sui giornali, sui social e internet.

Abito in Abruzzo a Montesilvano e quindi mi capita di seguire da vicino il Teramo e posso dire che a mio parere il Gubbio è superiore. Poi sarà il campo a dare il suo giudizio”.

Gubbio-Poggibonsi 1987 (Archivio storico Rossi)

Che ricordi ha di quella stagione con la maglia rossoblù?

Bellisimi. Ovviamente lo spareggio del “Curi” è il migliore. Mi vengono i brividi se ci ripenso. Un muro rossoblù a darci forza. Non dimentico nessuno, dirigenza e compagni di squadra: Lilli, Bonifazi, Zoppis, Magrini e compagnia. Alcuni li sento ancora tipo Giovanni Pascolini via facebook, ma anche Di Renzo per telefono.

E’ stata una stagione magica, peccato solamente per la mia mancata riconferma, perchè avrei potuto dire la mia anche in C2. Con piacere e sorriso mi ritorna in mente l’episodio di Narni, con la rete buttata giù dai tifosi che caddero poi in campo.

Pure Castefiorentino: al seguito 17 pulmann, arrivati in ritardo per via di un incidente occorso a dei tifosi. L’unico rammarico è non essere stato riconfermato, perchè potevo dire la mia anche in C2”.

Gubbio-Poggibonsi 1987, la curva nord con i tifosi eugubini (Archivio storico Rossi)

Che seconda parte di stagione può disputare il Gubbio? (l’intervista è stata realizzata prima della partita Gubbio-Vis Pesaro 1-0 ndr.)

Io penso che dovrà lottare fino alla fine per la salvezza. La serie C, nonostante il livello si sia abbassato negli ultimi anni, non ti regala nulla. Il minimo errore lo puoi pagare a caro prezzo, perchè al giorno d’oggi tutti sono preparati tatticamente, fisicamente e tecnicamente.

Con la partenza di un giocatore come Marchi, il Gubbio perde molto in attacco: chi lo sostituirà dovrà dare il 100 per cento.

Confido in Galderisi che sa di calcio, così come la struttura societaria che non è da meno”.

Venceslao Lotorio con la maglia del Gubbio

Cosa fa Lotorio attualmente?

Sono amministratore di un’azienda di plastica e affini, ma ho pure il patentino per allenare. Già, perchè la voglia di calcio non passa mai e se magari capita un’occasione per allenare la prenderò in considerazione”.

Per concludere, secondo lei, quale fattore può essere determinante per una squadra che punta alla salvezza?

Penso che qualsiasi sia l’obiettivo da raggiungere, le motivazioni sono l’arma migliore. Per esempio quando ho vinto il campionato a Gubbio, non eravamo i favoriti. Abbiamo vinto perchè tutti avevano voglia di combattere e raggiungere quell’obiettivo. Nel calcio ricordatevi non vince sempre chi è più forte”.

Di Emanuele Giacometti