Il sindaco Filippo Stirati: “Si aggiunge così un ulteriore tassello al lavoro di sistemazione e di disciplina regolamentare in un settore particolarmente delicato quale quello dell’ambiente e della salute dei cittadini“

Il Consiglio comunale
GUBBIO – Il Consiglio Comunale ha approvato in data 27 aprile il “Regolamento Comunale per l’installazione di impianti radioelettrici“, in collaborazione con ARPA.
Il regolamento è finalizzato a garantire l’attuazione del servizio pubblico di telecomunicazione nel rispetto dei limiti di legge e di una corretta e omogenea distribuzione delle emissioni elettromagnetiche nel territorio comunale e, attraverso il Programma annuale, persegue la minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici ed il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti, individuando le possibili localizzazioni degli stessi sul territorio comunale in armonia con i programmi di sviluppo dei gestori di impianti radioelettrici.
Il sindaco Stirati nell’esprimere soddisfazione ha precisato: “Con l’approvazione di tale regolamento sono state definite una serie di regole che riguardano l’impatto ambientale e paesaggistico, la sicurezza, la salute dei cittadini, i percorsi di informazione e partecipazione nonché la messa a disposizione di aree che possono rappresentare anche benefici economici che si è deciso di riversare sulla cura del territorio a favore delle politiche ambientali.
Si aggiunge così un ulteriore tassello al lavoro di sistemazione e di disciplina regolamentare in un settore particolarmente delicato quale quello dell’ambiente e della salute dei cittadini“.

Antenna di Padule
Le modalità mediante le quali si perseguono le finalità suddette sono: il censimento e classificazione di tutti i siti degli impianti radioelettrici presenti sul territorio; l’individuazione delle aree del territorio preferenziali per l’installazione degli impianti radioelettrici, tenendo conto di quanto stabilito ai sensi dell’ articolo 7 della L. R. 14 giugno 2002, n. 9 “Tutela sanitaria e ambientale dall’esposizione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici” e, per quanto possibile, dei relativi piani di rete e programmi di sviluppo degli operatori, nonché delle norme del Piano Regolatore Generale e del regolamento edilizio.
La razionalizzazione, la condivisione dei siti esistenti, anche in disuso, compatibilmente con le esigenze di copertura del segnale e fatto salvo il rispetto dei limiti di emissione di campo elettromagnetico, in coordinamento con il catasto regionale; la riqualificazione delle aree degli impianti radioelettrici in dismissione; la minimizzazione dei fattori di interferenza visiva sul paesaggio; il rispetto dei limiti di esposizione e il monitoraggio.
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Padule, una frazione che deve alzare le antenne
Il comune, dopo le proteste, vara il piano con altre 4 antenne nella zona

Luca Barilari
GUBBIO – L’installazione di un impianto radio-elettrico aveva mobilitato l’intera frazione con manifestazioni, presidi e mobilitazioni. L’amministrazione rispose che il potere in mano al comune era pari a zero e che solo con la predisposizione di un adeguato piano si potevano evitare installazioni nei pressi di centri abitati o zone critiche come è la zona industriale di Padule.
Ora a distanza di un anno e mezzo in consiglio è arrivato il piano per l’installazione di apparecchi radio-elettrici.
I consiglieri Barilari e Venerucci, del Partito Democratico, analizzando il piano nello specifico hanno rilevato la beffa per tutti i cittadini della frazione. Proprio a Padule, infatti, sono stati individuati altri 4 siti dove è possibile una futura installazione di antenne su terreni comunali.

Virna Venerucci ospite del Notiziario di Cronaca Eugubina
La superficialità nella redazione del piano è stata dimostrata anche dalla mancanza di elaborati per gli aspetti delle valutazioni. Incuranti di tutto, l’amministrazione e un interessato movimento cinque stelle hanno votato a favore dell’approvazione del piano.
Contrari i consiglieri del PD che non hanno voluto prendere in giro i cittadini, votando un piano dalle “maglie larghe”, in cui in realtà è possibile fare tutto anche nelle aree vincolate e sensibili.
Comunicato stampa Partito Democratico