Sull’argomento di stretta attualità intervento scientifico del Professore Adolfo Barbi

GUBBIO – Un piccolo apporto a proposito del dibattito sul ripetitore installato nella zona industriale di Padule. Premetto che la Terra è avvolta da un campo elettromagnetico; campo che permette di far girare i motori elettrici, di ascoltare la radio, di vedere la TV, di comunicare con i cellulari, eccetera.

Foto Einstein e Planck

Einstein e Max Planck

Già alla fine dell’800 si sapeva che la luce solare (l’unica visibile) fa parte di altre onde invisibili che vanno dalle onde radio alle radiazioni infrarosse, a quelle ultraviolette, ai raggi x e γ. Nel 1900 Max Planck e Albert Einstein dettero una svolta alla fisica classica: dissero che la luce e le altre onde, che viaggiano tutte alla velocità di 300.000 km al secondo, hanno anche una natura corpuscolare (fotoni); però l’energia è diversa: minima per onde radio, massima per i raggi γ, secondo la formula fisica:

E = h • ν
E = energia; h = costante di Planck; ν (ni) = frequenza.

In altre parole vuol dire che l’energia è minima per le onde radio, massima per i raggio γ. Tanto per fare un esempio: quest’ultimi sono così energetici e penetranti che vengono utilizzati per sterilizzare le siringhe usate per il prelievo del sangue. Altre radiazioni pericolose sono i raggi x, usati per tanti decenni per fare le radiografie, anche se l’organismo viene esposto per pochi secondi. Si sa che i raggi ultravioletti possono essere causa di melanomi (tumori della pelle); per questo i medici consigliano di non stare troppo esposti al sole o di coprirsi con creme protettive.

I raggi ultravioletti e γ, come abbiamo detto, sono pericolosi per l’uomo, in quanto ionizzanti. Ma che vuol dire ionizzanti? Vuol dire che impattando sulle cellule umane, possono provocare mutazioni del DNA, e talvolta tumori. Al contrario le onde radio, quelle dei telefonini, non sono ionizzanti perché la loro energia è molto bassa.

Foto Spettro onde elettromagnetiche

Spettro onde elettromagnetiche

I ripetitori della telefonia mobile, giudicati esageratamente mostri, non fanno altro che trasmettere quello che noi riceviamo quando mettiamo in attività il cellulare e lo teniamo a lungo appoggiato all’orecchio. Ora se non si giudicano pericolose le onde che ci giungono all’orecchio perché dovremmo considerare i ripetitori pericolosi? Ma qualcuno potrebbe dire: i ripetitori sono potenti!

Non è la potenza quel che conta, ma il potere ionizzante o meno, anche se recenti ricerche dicono che onde a bassa frequenza, ad una esposizione prolungata, potrebbero provocare qualche disturbo neurovegetativo, ma non tumori. I medici, giustamente, consigliano i genitori di non lasciare i propri bambini troppo tempo al cellulare, dato che il loro sistema cerebrale non è del tutto sviluppato.

Dico questo per rassicurare un pò gli abitanti di Padule, presi giustamente da panico. Hanno ragione quando sostengono che l’antenna in un luogo distante dall’abitato darebbe maggior tranquillità, soprattutto sotto il profilo psicologico.

«Sarebbe benecome si legge in internetfar valere il Principio della precauzione, ampliamento riconosciuto come adeguato criterio per governare situazioni che possono creare danni seri ed irreversibili, quando esistano validi motivi per farlo, anche se non si ritiene ancora stabilita una certezza scientifica». Queste poche parole per fare una certa chiarezza scientifica, e non politica. Tutto qui.

Adolfo Barbi