Il sindaco di Gubbio Filippo Stirati: “Sono decine e decine gli atti che hanno qualificato la nostra azione di governo. Ma la messa in sicurezza delle Scuole è stato un grande atto di responsabilità verso tutti i nostri ragazzi. 

Cronaca Eugubina n.260

Con grande dignità istituzionale abbiamo tutelato l’autonomia e l’indipendenza del mio ruolo e di quello dell’intero esecutivo. Le soluzioni non vengono dai singoli, oggi come non mai si fa squadra”.

GUBBIO – Il sindaco Filippo Stirati negli ultimi anni è stato un punto di riferimento per tutti gli eugubini: a volte criticato aspramente, Stirati ha mantenuto ferma la sua idea di città.

Oggi lo intervistiamo su argomenti di stretta attualità che riguardano presente e futuro, e lo ringraziamo per la disponibilità e la sincerità delle risposte.

Stirati, in questi dieci anni alla guida della città, qual è la situazione, il momento, l’atto amministrativo, che ricorda con maggiore entusiasmo e orgoglio?

Sono decine e decine gli atti che hanno qualificato la nostra azione di governo: è difficile indicarne uno solo.

Tuttavia, dovessi scegliere, citerei tutta la enorme operazione della messa in sicurezza ed efficientamento energetico del patrimonio edilizio scolastico comunale, un atto di grande responsabilità ed etica delle istituzioni nei confronti delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi della nostra comunità: un’operazione che stiamo conducendo grazie a 17 milioni di risorse conquistate sul campo.

Accanto a questo, citerei il Festival del Medioevo, le politiche per l’ambiente e la raccolta differenziata estesa a tutto il territorio, gli interventi su Piazza Grande e Piazza 40 Martiri, la trasformazione della pubblica illuminazione a Led, l’apertura dell’acquedotto romanico, il Corso Universitario in Beni Culturali e Storia dell’Arte presso il complesso di San Benedetto, la riqualificazione e riapertura della ex palestra di San Pietro, le mostre di livello internazionale su Gubbio ai tempi di Giotto, su Ottaviano Nelli e Federico da Montefeltro.

Le importanti manifestazioni e azioni tese alla promozione turistica, le politiche sociali con particolare riferimento all’accoglienza dei migranti, il Digipass, le operazioni di recupero della memoria in collaborazione con l’Associazione delle Famiglie dei 40 Martiri, la cittadinanza onoraria alle sorelle Bucci e il ricordo delle stragi “dimenticate” nel nostro territorio. 

Non mi basta lo spazio per citare tutto quello che vorrei, ma daremo conto di tutto in maniera molto certosina, perché è bene che i cittadini sappiano e comprendano”.

Il sindaco Filippo Stirati al Bottaccione per il “Chiodo d’Oro”

Se dovesse sintetizzare in poche parole l’azione amministrativa dei due mandati che l’anno vista Sindaco di Gubbio, che cosa direbbe oggi agli eugubini?

Abbiamo fatto ripartire e rilanciato una città ferma e umiliata, l’abbiamo fatto in un periodo storico tra i più difficili del dopoguerra (Covid e crisi economiche varie, con un inevitabile, corposo incremento dei costi e un conseguente allungamento dei tempi delle opere pubbliche!), tutelando con grande dignità istituzionale l’autonomia e l’indipendenza del mio ruolo e di quello dell’intero esecutivo”.

I suoi avversari politici, l’hanno combattuta negli anni dicendo che Lei sarebbe più un Professore che non un amministratore. Che cosa si sente di rispondere a questa critica che va per la maggiore?

Dal Dopoguerra in poi per la maggior parte i sindaci di questa città sono stati insegnanti, ne conto a memoria almeno otto: detto questo, e premettendo che essere circondati da migliaia di libri, molti dei quali letti e/o studiati, non può rappresentare un difetto, essendo io tra l’altro diventato Professore dopo aver vinto un concorso e attraverso un iter curriculare che potrei esibire, credo che dobbiamo piuttosto avere paura dei rozzi e degli incolti, e tenere conto che la professione del docente garantisce il massimo di autonomia e disinteresse.

Lo spessore culturale, d’altra parte, aiuta anche nell’essere individuati per certi ruoli, tenendo conto che oggi nella mia veste di sindaco ricopro il prestigioso incarico di presidente dell’Associazione Nazionale dei Centri Storico-Artistici, l’Ancsa. Questa città, peraltro, senza cultura sarebbe destinata a morire: il disprezzo per la cultura nasce proprio dall’assenza di essa.

Aggiungo, last but not least, che, avendo ricevuto da mio padre un grande magistero politico ed avendo dedicato gran parte della vita alla passione per la politica e all’impegno per la città, senza farne un mestiere!.

Ho conseguito sul campo quelle doti politiche che sono necessarie per avere valori, idee, programmi: dopodiché servono competenze giuridico-amministrative, finanziarie e tecniche per dare seguito ai progetti dal punto di vista procedurale e operativo, ma questo normalmente lo fa l’apparato burocratico per funzione dettata dalla norma”.

Il sindaco Stirati in Comune 

Nel 2024 si vota per eleggere il nuovo Sindaco di Gubbio, e Lei non sarà della partita perchè ha espletato i due mandati. Lascia un erede? Si spenderà in prima persona per sostenere un candidato? Oppure sceglierà una posizione super partes, equidistante.

Io sono strettamente legato a un progetto politico e non a un percorso personalistico: uno dei miei rovelli in questi anni è stato proprio quello di contribuire a costruire un classe dirigente di più recente generazione, che possa rappresentare un investimento per il futuro della città.

Dobbiamo uscire dall’idea che le soluzioni vengano dai singoli, oggi come non mai si lavora di squadra: occorre avere una visione di città da interpretare con sensibilità e capacità.

Da questo punto di vista mi sento in campo ed esprimerò il massimo del mio impegno per far sì che la visione che abbiamo costruito, e che mi pare non abbia alternative all’orizzonte, possa trovare il migliore degli interpreti”.

A suo avviso, quali caratteristiche dovrà avere il prossimo Sindaco di Gubbio per essere all’altezza delle sfide amministrative che questa città affronterà nei prossimi anni: dalla riqualificazione del centro storico e delle periferie, alla questione ambientale, dall’economia e lavoro fino alle infrastrutture e al turismo, soltanto per citarne alcune.

Il Sindaco Stirati in conferenza stampa 

E’ possibile oggi fissare il profilo del possibile Sindaco del futuro?

Darò il mio contributo affinché il prossimo sindaco mantenga un assoluto e totale grado di indipendenza da ogni forma di potere e di interesse particolare, che non sia quello derivante dalla legittimazione popolare: questa è una città che va interpretata, che va rappresentata con autorevolezza nel sistema di relazioni regionali, nazionali e internazionali, una città che va guidata con grande sensibilità e attenzione nei confronti delle sue tradizioni, del centro storico così come di tutto il territorio, un’area difficile da amministrare per la vastità e l’ingiustizia storica che subisce, ricevendo risorse in relazione ai suoi 31 mila abitanti e non ai suoi 525 chilometri quadrati.

Dobbiamo essere capaci di coniugare obiettivi di eguaglianza sociale e sostenibilità ambientale e sviluppare ulteriori opportunità per l’economia e il lavoro, pensando soprattutto ai più giovani: dobbiamo dare seguito al sistema di relazioni che abbiamo già alimentato attraverso Area interna e Area vasta, intensificando i rapporti socio-economici e turistico-culturali con Fabriano, Urbino e tutta l’area interna pesarese a noi contigua, senza trascurare le città della costa come Pesaro, Fano e comunque tutte le traiettorie dell’Italia mediana”.

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Francesco Caparrucci