Il Sindaco Stirati: “L’Ovo di Gubbio si è inserito perfettamente nel nostro contesto urbano, nel nostro paesaggio, nella nostra storia, la pietra richiama la nostra essenza, è inserito nel percorso della Corsa dei Ceri, è l’anima degli eugubini, un grandissimo messaggio di speranza e di fiducia per il futuro“.
Un sentito ringraziamento all’Università dei Muratori e alle maestranze che hanno eseguito il lavoro di restauro: Giuseppe Allegrucci, Aleandro Alunno, Luca Alunno, Luigino Bei, Gabriele Capannelli.

Gli Sbandieratori
Giziano Fiorucci, Gianluca Ghirelli, Marco Grassini, Fabio Mariani, Fabrizio Monacelli, Maurizio Monacelli, Matteo Pannacci, Vittorio Pelicci, Alessandro Piermattei, Mauro Tognoloni, Giorgio Vispi.
GUBBIO – “L’Ovo di Gubbio” è di nuovo stato collocato tra il primo e secondo buchetto, lungo il percorso della Corsa dei Ceri del 15 maggio, dove era stato collocato per la prima volta nel 1976 realizzato dall’artista Mirella Bentivoglio, di cui ricorrono quest’anno i 100 anni dalla nascita.
Sono stati gli Sbandieratori a introdurre l’inaugurazione dell’Ovo di Gubbio, con le figlie di Mirella Bentivoglio, il sindaco Filippo Stirati e l’assessore Giovanna Uccellani che hanno tolto il drappo bianco che ricopriva l’opera d’arte, rivelandola in tutto il suo splendore.
Di un “lavoro fatto col cuore, che ha messo insieme tanti volontari che si stanno impegnando per restituire alla città uno dei suoi scorci più caratteristici e identitari” ha parlato l’assessore alla Cultura Giovanna Uccellani, che spiega come “il mix tra volontariato privato, Comune, aziende e Università dei Muratori sia quanto mai vincente”.

L’Ovo di Mirella Bentivoglio nel 1976
Il presidente dell’Università dei Muratori Giuseppe Allegrucci ha detto che “le pietre utilizzate per ricostruire l’Ovo sono le stesse dell’opera originale, integrate con alcune della stessa tipologia e provenienza, mentre lo scheletro è stato eseguito in legno e acciaio.
Un lavoro fatto insieme ad alcuni volontari eugubini, che hanno avuto l’idea della ricollocazione, l’Università ha poi ripreso in mano tutta la storia e ha ricostruito l’opera d’arte”.
Il Sindaco Stirati ha detto: “E’ un grande segno di rinascita la ricollocazione dell’Ovo di Mirella Bentivoglio, cosa meravigliosa di cui ha tanto merito l’Università dei Muratori, ma anche aziende professionisti associazioni locali, con il Comune che ha sostenuto questa iniziativa.
L’Ovo di Gubbio si è inserito perfettamente nel nostro contesto urbano, nel nostro paesaggio, nella nostra storia, la pietra richiama la nostra essenza, è inserito nel percorso della Corsa dei Ceri, è l’anima degli eugubini, un grandissimo messaggio di speranza e di fiducia per il futuro“.
Hanno sostenuto e contribuito all’iniziativa le aziende eugubine: 2M Edilizia, Enrico Benedetti, CEB Impianti, Cementerie Aldo Barbetti, Cereria Artigiana Umbra, Colacem, Colmef, Cooprogetti, CVR, Pelucca Samuele, Progetto Casa, Siami, Tecla, Ti Style it.

I Muratori
Sono stati ringraziati gli “Amici di Mirella“: Toni Bellucci, Leonardo Ceccarelli, Fabrizio Darena, Caterina Panfili, Giampaolo Pauselli, Marco Petrini Elce, Fernando Sebastiani, Giovanna Uccellani.
Per il supporto e la collaborazione sono stati ringraziati infine: Rosaria Abate, Ilaria Bentivoglio, Leonetta Bentivoglio, Marina Bentivoglio, Paolo Cortese, Davide Mariani, Ludovico Pratesi.
Oltre ovviamente alle maestranze che hanno eseguito il lavoro di restauro: Giuseppe Allegrucci, Aleandro Alunno, Luca Alunno, Luigino Bei, Gabriele Capannelli, Giziano Fiorucci, Gianluca Ghirelli, Marco Grassini, Fabio Mariani, Fabrizio Monacelli, Maurizio Monacelli, Matteo Pannacci, Vittorio Pelicci, Alessandro Piermattei, Mauro Tognoloni, Giorgio Vispi.
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Francesco Caparrucci – Fotografie Cronaca Eugubina