I titolari del ristorante “Il Lepre” Francesca e Stefano: “Secondo noi è stata una fortuna la possibilità dell’occupazione del suolo pubblico, ha dato una grande mano in quanto i clienti si sentono maggiormente sicuri e tutelati negli spazi aperti e sono maggiormente predisposti ad uscire in queste condizioni

GUBBIO – “Luglio era il mese dei turisti, quest’anno è diventato il mese degli eugubini“. Questa l’opinione comune che condividono alcuni titolari di ristoranti e attività di Gubbio, in questo periodo estivo post lockdown caratterizzato dai postumi economici e commerciali dell’emergenza Coronavirus.

Continua l’approfondimento di Cronaca Eugubina sull’economia locale per la rubrica “Gubbio riparte”, con l’intervista ai fratelli Francesca e Stefano titolari di un ristorante storico della città (oggi “Il Lepre”), in via Dante.

Con loro abbiamo fatto il punto sulla situazione attuale e sulle prospettive del settore della ristorazione durante l’estate 2020, con una considerazione sulla misura dell’occupazione gratuita del suolo pubblico, fortemente voluta dall’Amministrazione comunale per favorire il distanziamento sociale, che sta riscuotendo molti consensi.

Qual è la prospettiva attuale e futura rispetto all’afflusso turistico?

Non c’è una presenza massiccia di turismo in questo momento, solo un ‘mordi e fuggi’, una presenza di turisti isolata al fine settimana e in totalità composta da clientela italiana.

Prima della chiusura avevamo un programma di prenotazioni ed eventi sostanzioso, con date prefissate per cerimonie come cresime e comunioni o per il periodo pasquale, cosa ovviamente venuta meno dalla riapertura ad oggi. Le prenotazioni turistiche sono giornaliere, al massimo possono avvenire qualche giorno prima del giorno stabilito, ad esempio prenotano giovedì per sabato.

Molti colleghi del settore concordano nel dire che il mese di luglio era il mese dei turisti, dato che gli eugubini si spostavano per le vacanze estive in altri luoghi, oggi assistiamo a un fenomeno opposto, sono proprio gli eugubini a prenotare nei nostri ristoranti anche se limitatamente alla cena, mentre il pranzo rimane un servizio limitato per il momento.

Siamo lieti del fatto che molti clienti ritornano da noi dopo esserci stati, questo è molto importante per noi“.

La possibilità di occupazione di suolo pubblico gratuita ha portato benefici?

Secondo noi è stata una fortuna la possibilità dell’occupazione del suolo pubblico, ha dato una grande mano in quanto i clienti si sentono maggiormente sicuri e tutelati negli spazi aperti e sono maggiormente predisposti ad uscire in queste condizioni.

Ovviamente abbiamo investito per l’allestimento esterno, avvenuto il 22 giugno, ma è stato un investimento proficuo in parte compensato dalla gratuità dell’occupazione del suolo pubblico“.

Francesco CaparrucciFotografie di repertorio Cronaca Eugubina