Il tartufo è composto da 8 grammi di fibra alimentare che pur non essendo digerita dal nostro organismo riesce a regolare il transito intestinale e ci protegge da numerose patologie quali il cancro al colon retto e solo 36 kcal

Elisa Polidori

GUBBIO – Si è tenuto stamane (mercoledì 31 ottobre) al Centro Servizi Santo Spirito, il convegno dal titolo “Nuovi trend alimentari e prodotti agroalimentari di pregio: il nobile tartufo e le sue caratteristiche nutrizionali al servizio delle nuove tendenze food“.

L’evento, che si inserisce all’interno della kermesse della Mostra del tartufo bianco e dei prodotti agroalimentari di Gubbio, è stato organizzato con il patrocinio dell’Università di Perugia, del Comune di Gubbio e dell’Università dei Sapori in collaborazione con l’associazione culturale La Medusa e le associazioni degli operatori turistici Host e Iridium.

Hanno partecipato tra i relatori la Dott.ssa Angela Maurizi e il dottor Roberto Coli nutrizionisti e docenti presso l’Università di Perugia e la dottoressa Valentina Di Tomaso docente presso l’Università dei Sapori di Perugia, a moderare gli interventi la presidente dell’associazione culturale La Medusa Elisa Polidori.

Presenti anche le autorità cittadine nella veste del sindaco Filippo Mario Stirati il quale, nell’aprire i lavori, ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale e ha sottolineato nel suo intervento “lo sforzo che il Comune, insieme all’associazione Host ed Iridium, stanno portando avanti nel valorizzare sempre di più questo prodotto con l’auspicio nel tempo di portare avanti operazioni di area vasta con circuiti ed itinerari ad hoc“.

Il sindaco Stirati

La kermesse di quest’annoha sottolineato Stiratisi colloca all’interno del progetto che sta decollando della creazione dell’area interna a cui il Comune di Gubbio fa parte come capofila insieme agli altri 10 Comuni del comprensorio dell’Alto Chiascio, con aree interne importanti limitrofe quali quella del basso pesarese accomunate nella produzione e valorizzazione di questo prodotto del territorio così pregiato.

In questo corredo di iniziative, una riflessione sugli aspetti nutrizionali e sugli impieghi alimentari, sull’essere correttamente informati con consapevolezze che sono scientificamente provate rappresenta un contributo di competenze di altissimo livello”.

A portare i saluti delle associazioni è intervenuta anche Gloria Pierini, Presidente Host, che ha rimarcato l’incredibile sforzo nell’avere apportato dei cambiamenti significativi a questo evento così importante per la promozione del territorio e dei prodotti: “E’ nostro dovere di operatori turistici valorizzare il più possibile questo prodotto“.

Lo Chef Gennaro Esposito

Intervento d’eccezione è stato quello del famoso Chef Gennaro Esposito il quale ha spiegato al pubblico il cambiamento che sta intercorrendo anche nell’ambito ristorativo: “I ristoratori sono chiamati ad ospitare una clientela che è sempre più curiosa ed esigente. Dobbiamo sfruttare e recuperare la nostra cultura, i sentimenti di ospitalità, i prodotti di eccellenza del territorio.

Gubbio è una perla tra le tante perle del sistema Italia e anche il turista che viene a Gubbio non è più un turista convenzionale che cerca solo i prodotti di vetrina ma è un turista di nicchia, curioso che cerca prodotti particolari, prodotti a km 0 e che soprattutto vuole sentirsi come a casa propria.

Compito quindi dei cuochi è quello di mantenere il piede su due staffe trovando un giusto equilibrio tra cucina creativa e conservazione della storia e della tradizione. Dobbiamo essere sempre più innamorati della nostra terra, dei nostri prodotti e del nostro sapere in cucina“.

Si è poi passati grazie agli interventi della dottoressa Maurizi, del dott. Coli e della dottoressa Di Tomaso alla disamina delle caratteristiche nutrizionali del tuber magnatum nelle versioni bianco e nero. Il tartufo è un fungo ipogeo dalle grandi caratteristiche qualitative e nutrizionali.

Come si è potuto evincere dalla relazione, in 100 grammi di tartufo sono presenti una buona quantità di proteine a medio alto valore biologico, scarsissimi carboidrati, non contiene colesterolo ma per i due terzi è composto da grassi buoni, contiene 3 mg di ferro (l’equivalente del ferro contenuto in una bistecca), 8 grammi di fibra alimentare che pur non essendo digerita dal nostro organismo riesce a regolare il transito intestinale e ci protegge da numerose patologie quali il cancro al colon retto e solo 36 kcal.

Ciò per cui il tartufo è tuttavia sicuramente apprezzato è quell’insieme di aromi dato da un mix di proprietà organolettiche, ovvero di complessi solforosi, gas volatili in prevalenza etanolo che gli conferiscono appunto un odore inconfondibile e di assoluto prestigio.

Di Fabiana BlasiFotografie Cronaca Eugubina