Giuseppe Battistini: “I dissuasori, come una schiera di armati, diventano un’estensione del sistema di difesa del Palazzo dei Consoli, insieme a merli e feritoie che tanto lo caratterizzano. E dire che a una prima occhiata neppure si vedono

GUBBIO – Per caritànon si può piacere a tutti. Ma dalla critica, anche aspra, all’offesa ce ne passa. Invece pare proprio che nella nostra città si sia affermata la cattiva abitudine di offendere non appena qualcuno si decida a compiere scelte o soluzioni tese a valorizzare o salvaguardare l’inestimabile patrimonio architettonico o a farlo coniugandolo con la sicurezza delle persone.

L’ultimo caso riguarda la sistemazione dei cosiddettti offendicula lungo il muretto di Piazza Grande. La soluzione scelta, pur con qualche piccola pecca dovuta alla fretta e all’urgenza dell’intervento, è parsa al sottoscritto rispettosa del contesto di per se perfetto e comunque convincente sia sotto una prospettiva funzionale che estetica.

I dissuasori, come una schiera di armati, diventano un’estensione del sistema di difesa del Palazzo dei Consoli, insieme a merli e feritoie che tanto lo caratterizzano. E dire che a una prima occhiata neppure si vedono. Volendo cavarmela con una battuta è una struttura sì impattante, ma solo per i sederi degli sprovveduti primafilisti delle Alzate.

Tuttavia quello che vorrei porre in evidenza non è tanto il mio giudizio, ma la tendenza viziosa a contestare tutto ciò che è stato deciso dagli Organi preposti per legge a queste decisioni. A contestare in realtà tutto ciò che semplicemente è nuovo. E’ un’attitudine, non solo eugubina, che sta paralizzando l’Italia ma Gubbio in particolare dove, molto spesso, il pieno rispetto delle procedure anche d’urgenza non è più garanzia di realizzazione di un qualsiasi progetto innovativo e conservativo della Città.

Se il criterio “scriteriato” di approvare i progetti solo in caso di unanimità fosse stato in voga a partire dal medioevo, probabilmente Gubbio non avrebbe né il Palazzo dei Consoli né quello del Capitano del Popolo. Auspico che il Sindaco vada avanti per la strada già intrapresa facendosi forte delle autorizzazioni ottenute e di un consenso nei confronti dell’opera diffuso anche se, purtroppo, poco rappresentato a livello pubblico.

Spero invece che questo progetto sia difeso e confermato come dovrebbe accadere in ogni democrazia funzionante, ma soprattutto mi auguro che si possa discutere su ogni progetto senza odio ed offese, senza pregiudizi e prese di posizione apodittiche, tenendo alla mente solo il bene di Gubbio e della cittadinanza.

Sarebbe bello che lo facessero tutti, ma mi rendo conto che questo è un atteggiamento che per Gubbio sarebbe veramente innovativo…anzi rivoluzionario…anzi liberale.

Giuseppe Battistini