L’artista: “Ho avuto l’impulso di questi quadri attraverso una poesia del giornalista sardo Nino Melis, sono partito con la mia collezione eroica, è una musa che mi ha dato modo di far mente locale su cosa significa lavorare su una superficie obliqua

Foto Antonio Aregoni

L’artista sardo Antonio Aregoni

GUBBIO (F.C.) – Questo pomeriggio (venerdì 13 ottobre) è stata inaugurata, presso la Galleria d’Arte Contemporanea di Palazzo del Bargello, la mostra personale “Viticoltura eroica” di Antonio Aregoni, terzo appuntamento della rassegna l’Artista e la Mano, organizzata dall’associazione La Medusa.

L’artista di origine sarda ha voluto dedicare questa mostra al suo caro amico scomparso, Enrico Berardi, sardo, ma di origini paterne eugubine.

Poi, ai microfoni di Cronaca Eugubina, ha spiegato come nasce la mostra: “Questo è un progetto che vuole creare un’ambasciata per quello che è il lavoro della viticoltura eroica, ed è proprio questo dualismo tra viticoltore e chi ha creato il vigneto e l’immaginazione coloristica del vigneto in sé. Per cui c’è il vigneto come prodotto e colui che l’ha creato.

E’ un vigneto che ha un primato nazionale perché si trova a 786 metri, di conseguenza quello che è apparso a me è l’ardore lavorativo di colui che lavora. Questi quadri rappresentano un lavoro fatto in obliquo non orizzontale, quindi lavorare in obliquo significa una zappa che diventa piccozza.

Foto Sara Marini e Lorenzo Cannelli

Sara Marini e Lorenzo Cannelli

Ho avuto l’impulso di questi quadri attraverso una poesia del giornalista sardo Nino Melis, sono partito con la mia collezione eroica, è una musa che mi ha dato modo di far mente locale su cosa significa lavorare su una superficie obliqua“.

L’inaugurazione è stata allietata dalla performance musicale della cantante Sara Marini, accompagnata dal musicista Lorenzo Cannelli. La mostra sarà disponibile fino a giovedì 19 ottobre, presso il Palazzo del Bargello dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18.

Di Ilaria Stirati – Fotografie Cronaca Eugubina