Ora i rossoblù in classifica hanno 2 soli punti di vantaggio sulla coppia Samb FeralpiSalò a 53 punti. Quindi il sesto posto non è sicuro, così come ad oggi non è dato sapere chi sarà l’avversario del Gubbio al primo turno di play-off

Foto Giacomo Volpe

Giacomo Volpe

GUBBIO – Bassano-Gubbio è l’esempio di come una partita può cambiare in pochi minuti, se la palla non entra in rete. Nel finale di primo tempo il Gubbio ha prodotto il massimo sforzo offensivo per raggiungere il pareggio, andando vicino al gol prima con Michele Rinaldi e poi con Dario Giacomarro.

Quindi si è infortunato Daniele Ferri Marini, e a inizio ripresa è arrivata la doppietta di Francesco Grandolfo, che ha di fatto chiuso la partita. Dal possibile pareggio, al 3-0 per il Bassano: questo è il calcio.

Nella stessa giornata di campionato in cui il Gubbio è uscito sconfitto 3-0 da Bassano, la Sambenedettese ha vinto 1-2 ad Ancona. Ora i rossoblù in classifica hanno 2 soli punti di vantaggio sulla coppia Samb FeralpiSalò a 53 punti. Quindi il sesto posto non è sicuro, così come ad oggi non è dato sapere chi sarà l’avversario del Gubbio al primo turno di play-off.

Foto Sedrick Kalombo

Sedrick Kalombo

Le pagelle di Bassano-Gubbio

Giacomo Volpe 6 – Non ha responsabilità sui tre gol segnati dal Bassano. La prima rete di Bianchi viene deviata da un giocatore rossoblù, un tocco che spiazza l’incolpevole Volpe. Sulle altre due reti nulla può.

Alex Marini 5 – Una prestazione opaca, giù di tono come tutta la squadra. Alex ha dato tanto al Gubbio in questa stagione, per questo da lui ci si aspetta sempre molto.

Michele Rinaldi 5,5 – A Bassano la difesa rossoblù non è parsa impeccabile, soprattutto in occasione delle due reti messe a segno da Grandolfo. Nel finale di primo tempo gli capita sui piedi la palla del pareggio, ma conclude addosso a Bastianoni.

Foto Michele Rinaldi

Michele Rinaldi

Alessio Petti 5,5 – Tiene la posizione, tatticamente molto diligente, ma tutto qui. Per il resto non incide sulla partita. (al 18′ st Francesco Bergamini 5,5 – Fa girare bene il pallone, vince anche qualche contrasto, ma la manovra rimane lenta e priva di ideee):

Sedrick Kalombo 5,5 – Bene nel primo tempo quando spinge molto sulla fascia destra. Nella ripresa invece si vede meno, è meno determinante. Cosa che gli è già capitata in altre partite.

Dario Giacomarro 6 – Uno dei pochi giocatori rossoblù a meritare la sufficienza a Bassano. Corre, garantendo quantità al centrocampo del Gubbio, conclude in porta, rendendosi pericoloso nel finale di primo tempo.

Foto Marco Croce

Marco Croce

Marco Croce 5,5 – Cerca di tenere le redini del centrocampo rossoblù, ma la squdra non è in giornata e anche Marco fatica. Bene tecnicamente, un pò lento nell’impostazione della manovra.

Andrea Zanchi 5,5 – Decisamente non una delle sue migliori prestazioni. Stesso discorso fatto per Kalombo. Nel primo tempo Andrea è in partita, nella ripresa accusa un calo e non riesce a incidere sul match.

Daniele Casiraghi 5,5 – Anche in partite così negative per i colori rossoblù, rimane pur sempre il giocatore di maggior talento e ispirazione della squadra di Magi. Tenta qualche giocata, cerca di illuminare qualche pallone. (dal 37′ st . Gabriel Lunetta s.v. – Non calcava più il terreno di gioco da Sambenedettese-Gubbio, causa un lungo infortunio al piede).

Foto Daniele Ferretti

Daniele Ferretti

Daniele Ferretti 6 – Inizia la partita alla grande, come gli capita ultimamente. Poi cala di tono nella ripresa, ma è sempre uno dei migliori in campo. Uno dei più pericolosi, e l’unico giocatore in grado di inventare qualcosa in fase offensiva.

Daniele Ferri Marini 5,5 – Poco incisivo in attacco. Esce nel finale di primo tempo per infortunio. Sembra la stessa immagine vista a Lumezzane, quando si infortunò e rimase a lungo lontano dal terreno di gioco. Gli auguriamo una pronta guarigione, e di tornare subito a disposizione di mister Magi.

(dal 45′ pt Leonardo Candellone 5 – Lotta e tenta di farsi pericoloso, ma alla fine rimedia un’epulsione ingenua. Peccato, è un giocatore di sicuro avvenire).

Di Francesco CaparrucciFotografie Roberto Bosca