Marco Radicchi: “Era un sacco di tempo che a Ponte D’Asssi non tornava la Brocca. Ringrazio Dio, nel senso che è toccata a me questa grande fortuna. Sinceramente la vedo come un merito perché, da anni, c’è passione e tanta voglia di fare. Quindi siamo tutti contenti per la Brocca, anche chi è più anziano di me, per loro è stata una grande soddisfazione così come per la mia famiglia” 

Foto Marco Radicchi

Il Capodieci Marco Radicchi

GUBBIO – Questa sera, al Notiziario di Cronaca Eugubina, abbiamo avuto come ospite il Capodieci del Cero mezzano di Sant’Ubaldo Marco Radicchi che ci ha raccontato le emozioni provate il giorno dell’elezione e come si aspetta la Festa dei Ceri 2017.

Marco, ci racconti i momenti che hanno preceduto la tua elezione a Capodieci e il bel gesto fatto dal secondo candidato che si è ritirato?

C’era tanta tensione inizialmente, perché comunque per me era la seconda volta che provavo ad alzare il Cero mezzano di Sant’Ubaldo. Finché non è arrivato sabato, il giorno dell’elezione, non si sapeva il verdetto. È andata bene e sono molto felice. Secondo me il gesto di Michele Pauselli (che tra l’altro è un mio grande amico) di fare un passo indietro è stato bello e sinceramente l’ho apprezzato molto”.

Foto Marco Radicchi

Ilaria Stirati intervista Marco Radicchi

Una bella soddisfazione, come ha detto il Presidente Ubaldo Minelli, per tutta la manicchia di Ponte D’Assi, dove da tempo mancava la Brocca del mezzano. E’ così?

Sì, perché effettivamente era un sacco di tempo che a Ponte D’Asssi non tornava la Brocca. Ringrazio Dio, nel senso che è toccata a me questa grande fortuna. Sinceramente la vedo come un merito perché, da anni, c’è passione e tanta voglia di fare.

Quindi siamo tutti contenti per la Brocca, anche chi è più anziano di me, per loro è stata una grande soddisfazione così come per la mia famiglia”.

Foto Marco Radicchi

Marco Radicchi appartiene alla manicchia di Ponte D Assi

Ci racconti brevemente la tua “carriera” ceraiola e le esperienze sotto la stanga del Cero grande?

La mia carriera ceraiola è partita tanto tempo fa, ho sempre avuto tanta passione. Ci sono sempre stato dietro, sempre in Taverna. Mi è sempre piaciuto l’ambiente, ho cercato di fare il meglio possibile. Questo è un piccolo traguardo, perché vorrei dare ancora tanto al Cero, soprattutto al Cero grande. È un traguardo del mezzano che serve a me, alla mia manicchia e soprattutto ai ragazzi più giovani di me che devono dare ancora tanto al Cero mezzano. È un punto di arrivo, ma allo stesso tempo anche un punto di partenza.

Per quanto riguarda il Cero grande, sono riuscito a togliermi delle piccole soddisfazioni anche lì. Infatti l’ho dimostrato lo scorso anno, perché sono andato a fare il braccere sulla Statua, ho fatto anche il Capodieci del percorso sul secondo buchetto, poi lo prendo in una girata della mattina, sul monte. Sono piccole soddisfazioni che mi tengo strette, spero di continuare così e che arrivi qualche altra bella soddisfazione”.

Foto Marco Radicchi

Marco Radicchi ospite del Notiziario di Cronaca Eugubina

Che cosa si prova ad essere il Capodieci del Cero del Santo Patrono?

Sicuramente è una bella responsabilità, anche perché, senza togliere nulla agli altri due Ceri, essere il Capodieci di Sant’Ubaldo è una gran bella soddisfazione e soprattutto richiede una responsabilità in più. È  un motivo ulteriore per cercare di dare un buon esempio agli altri”.

Che Festa dei Ceri pensi e ti auguri che sarà quella del 15 maggio 2017 e anche quella del Cero mezzano che ti vedrà protagonista?

Spero che possiamo fare una bella corsa, come è stato fatto anche lo scorso anno. Spero che possiamo fare anche meglio, perché sono sempre dell’idea che si possa sempre migliorare. Sono un paio di anni che stiamo facendo una bella corsa, sono soddisfatto. Per quanto riguarda la corsa che mi vedrà protagonista, spero che vada bene. I ragazzi sono tutti belli ‘inferociti’, con tanta voglia quindi penso che sotto quel punto di vista possiamo fare un bel 21 maggio”.

Di Ilaria StiratiFotografie Cronaca Eugubina