Alla fine della funzione religiosa i vescovi Mario Ceccobelli e Pietro Bottaccioli, insieme ai fedeli, rivolti verso la salma di Sant’Ubaldo, hanno cantato O Lume della Fede in suo onore

L Avvocato Ubaldo Minelli
GUBBIO – Oggi pomeriggio, domenica 11 settembre, si è tenuta in Basilica la tradizionale cerimonia religiosa per la traslazione di Sant’Ubaldo.
L’evento festeggia, ogni anno, la ricorrenza dell’11 settembre 1194, giorno nel quale la salma del Santo Patrono venne trasferita dall’allora Cattedrale alla Cappella fatta costruire per l’occasione sul Monte Ingino, da quel momento in poi denominato monte di Sant’Ubaldo.

Capodieci e presidenti delle Famiglie Ceraiole
Quest’anno il programma ha subito un leggero cambiamento in quanto la processione non ha avuto luogo, poiché un’ordinanza del Sindaco ha vietato l’utilizzo degli stradoni che portano alla Basilica per motivi di sicurezza.
La funzione religiosa, officiata dal vescovo Monsignor Mario Ceccobelli, con la presenza del vescovo emerito Pietro Bottaccioli e del Rettore della Basilica Don Fausto Panfili, ha visto la partecipazione dei più alti rappresentanti delle Forze dell’ordine, delle Famiglie ceraiole, dei tre Capodieci della Festa dei Ceri 2016, del primo cittadino Filippo Mario Stirati, nonché la partecipazione di decine di cittadini eugubini devoti al Santo Patrono.

Mario Ceccobelli
L’omelia del Vescovo di Gubbio
Nell’omelia il vescovo Mario Ceccobelli ha spiegato il Vangelo del giorno racchiudendo tutto nel concetto che Dio rispetta la libertà dell’uomo: “Dio ha sempre voluto che l’uomo fosse libero di vivere le proprie esperienze. E poi in molti si chiedono ma perché non interviene mai?
La risposta viene spiegata tramite alcune parabole: ad esempio quando il figlio si allontana dalla famiglia e si ritrova ad avere delle difficoltà, ha bisogno di tornare a casa. Ed è questo ciò che fa il Signore: ci aspetta sull’uscio della porta perché sa che prima o poi ritorneremo da lui. Dio è sempre al nostro fianco in tutto quello che facciamo”.

Il sindaco Filippo Stirati
L’intervento del sindaco Filippo Stirati
Anche il sindaco Filippo Mario Stirati è intervenuto rivolgendo un pensiero a Monsignor Ceccobelli: “Innanzitutto ringrazio il vescovo Ceccobelli, che quest’anno ha festeggiato vari anniversari, per tutto ciò che ha fatto per la città di Gubbio. In questi miei primi due anni di mandato abbiamo fortificato la collaborazione tra Chiesa e Istituzioni. Questo non significa spartizione di poteri, bensì il rafforzamento dei valori fondamentali della comunità.
Tutto questo lo abbiamo dimostrato con le varie iniziative che abbiamo intrapreso come il ritorno dell’Università Lumsa a Gubbio, la settimana liturgica che si è da poco conclusa e le azioni che, grazie anche alla collaborazione con la Caritas, abbiamo fatto in favore dei poveri, seguendo anche il pensiero di Papa Francesco che afferma che la Chiesa è dei poveri”.

Tanti cittadini e fedeli in Basilica
O Lume della Fede
Poco prima della fine della cerimonia, il Sindaco ha omaggiato il vescovo Ceccobelli con un piccolo regalo, una custodia per il libro sacro della Bibbia. Monsignor Mario Ceccobelli ha risposto confidando: “Io, appena ho saputo di venire a Gubbio, avevo timore e tremore degli eugubini per il semplice fatto che il mio predecessore Bottaccioli era un uomo spirituale e di grande cultura.
Sapevo che questo compito non era affatto semplice poiché ero anche il successore di Sant’Ubaldo ed io, essendo un semplice sacerdote, non ero sicuro di essere all’altezza. Dal primo giorno ho amato Gubbio e gli eugubini, ho passato docici anni intensi e pieni di collaborazione con i sindaci che si sono succeduti per mantenere questo forte legame tra Chiesa e Istituzioni”.

Mario Ceccobelli, don Minelli e Pietro Bottaccioli
Alla fine della funzione religiosa i vescovi Mario Ceccobelli e Pietro Bottaccioli, insieme ai fedeli, rivolti verso la salma di Sant’Ubaldo, hanno cantato O Lume della Fede in suo onore.
Servizio a cura di Ilaria Stirati – Fotografie Cronaca Eugubina