I nostri avversari hanno i favori del pronostico, ma noi daremo battaglia“. Oggi pomeriggio alle ore 18 e 30 Pordenone-Gubbio al “Bottecchia”

Foto Gubbio calcio

Gubbio-Samb, la formazione rossoblù

GUBBIO – I favori del pronostico sono tutti per il Pordenone. E anche giustamente. I friulani giocano in casa, lo scorso anno sono arrivati secondi in campionato, hanno perso la semifinale playoff contro il Pisa promosso in serie B, hanno mantenuto un telaio collaudato e hanno fatto innesti importanti. In altre parole hanno tutte le carte in regola per arrogarsi il diritto di essere i favoriti del match.

Nell’altra metacampo il Gubbio neopromosso che, seppure portandola da una categoria diversa, ha mantenuto un’ossatura importante e ha cercato di migliorare in alcuni ruoli.

E’ una squadra giovane, veloce, che ha grande carica agonistica ed è guidata da un tecnico come Giuseppe Magi che ha vinto due campionati di seguito e che si presenta nel calcio professionistico con l’umiltà di chi vuole prima di tutto imparare, ma poi anche dimostrare di poterci stare alla grande perché non secondo a nessuno in quanto a capacità tecniche, sagacia tattica, fame di migliorarsi sempre.

E, altra dote sempre più rara nel mondo del calcio e non solo dove lo “scarica barile” è una consuetudine, ha la capacità di addossarsi le proprie responsabilità e di dire chiaro: “Oggi ho sbagliato io“.

Il presidente Sauro Notari

Il presidente Sauro Notari

In questo contesto esce allo scoperto il presidente Sauro Notari che dà la carica alla squadra: “Il Pordenone? Gran bella squadra. Non lo dico io, lo dicono i numeri. Ha fatto benissimo lo scorso anno, e riparte dopo una campagna acquisti importante con la quale la società e il tecnico sono andati a migliorare un motore già collaudato.

Per noi, dunque, si presenta una trasferta difficile, ma daremo battaglia. Anzi, è proprio quando l’avversario è forte che dobbiamo tirare fuori l’orgoglio, la grinta, l’umiltà, la fame di migliorarsi e la caparbia determinazione di lottare su tutti i palloni“.

Cattiveria agonistica e che cos’altro?

La gnignera, la forza di non mollare mai nemmeno di un millimetro, di ribattere azione su azione, di non concedere pausa e tregua a un avversario che se può ragionare e fare il suo gioco può crearci difficoltà per via del coefficiente tecnico che riesce ad esprimere. Dobbiamo giocare con la forza di chi riconosce i meriti altrui, ma al tempo stesso sa di essere un gruppo unito, dove tutti aiutano tutti, dove lo spirito di attaccamento alla maglia rossoblù deve essere la nota dominante e dove alla fine bisogna uscire con la maglietta che si è incollata alla pelle per il sudore“.

Foto Sauro Notari

Alfredo Romano e Sauro Notari

Presidente lei quindi è ottimista?

Come ho detto prima rispetto i nostri avversari, riconosco il loro valore, ma non li temo. Noi dobbiamo fare la nostra partita, consapevoli delle difficoltà ma anche dei nostri mezzi. Ce la giocheremo senza paura, questo è chiaro. Poi alla fine tireremo la riga e faremo i conti“.

Euro GrilliFotografie Simone Grilli