La speranza è che sia la prima e l’ultima volta che si improvvisi una segnaletica tanto fatiscente. Ne va del decoro e dell’orgoglio di tutti gli eugubini veri

GUBBIO – Gubbio città d’arte, di storia, ricca di straordinarie bellezze architettoniche, a spiccata vocazione turistica, capitale del folklore e della tradizione, dove ogni anno, dal 1160 ogni 15 maggio si celebra la Festa dei Ceri, che viene considerata da molti la Festa più bella del mondo, è anche però la città dove si può trovare una segnaletica improvvisata, realizzata addirittura con una bomboletta spray (la fotografia si riferisce all’imbocco del sottopassaggio in via Cavour). 

E non è certo un bel vedere. Dà, anzi, l’idea del degrado, dell’abbandono, del pressapochismo. Possibile che non si siano trovati i soldi per una targa provvisoria che indicasse il centro storico della nobile città d’Agobio? Siamo davvero ridotti così male? Eppure si trovano (giustamente) decine di migliaia di euro per eventi che in qualche caso non danno poi una risposta così importante in termini di arrivi e presenze.

La speranza è che sia la prima e l’ultima volta che si improvvisi una segnaletica tanto fatiscente. Ne va del decoro e dell’orgoglio di tutti gli eugubini veri.

Euro GrilliFotografie Cronaca Eugubina