Il vescovo Mario Ceccobelli ha elogiato la figura storica e umana di Sant’Ubaldo, ricordando come fu artefice di una vera e propria riforma nella Chiesa Cattolica diffondendo quei valori di trasparenza e carità, che sono alla base dello spirito cristiano
GUBBIO – Sì è tenuto questa mattina in Cattedrale il tradizionale Pontificale del 16 maggio, tripudio a Sant’Ubaldo patrono di Gubbio.
Ad introdurre la funzione religiosa è stato il vescovo Mario Ceccobelli, che dopo aver salutato calorosamente i presenti, tra i quali Katiuscia Marini (presidente della Regione Umbria) e Donatella Porsi (presidente del Consiglio regionale), ha messo in evidenza l’importanza di questa messa che cade nell’anno Giubilare della Misericordia.
“Ubaldo, il Santo della riconciliazione interceda, affinché il sentimento di amore e misericordia viva nei nostri cuori”. Le parole del vescovo di Gubbio Mario Ceccobelli, che ha invitato tutti a partecipare alla messa di oggi pomeriggio nella Basilica di Sant’Ubaldo, atto conclusivo della Festa dei Ceri.
Autorità civili e militari in Cattedrale
Erano presenti in Cattedrale il sindaco di Gubbio Filippo Stirati, i capodieci Stefano Rossi (Sant’Ubaldo), Matteo Battistelli (San Giorgio) e Michele Gaggiotti (Sant’Antonio) e i rappresentanti delle Forze dell’Ordine locali.
Ad officiare la messa è stato monsignor Walter Dario Magi vescovo di Ibarra, Diocesi situata in Ecuador e gemellata con la Diocesi di Gubbio.
Il coro dei “Cantores Beati Ubaldi”, diretti dal maestro Renzo Menichetti, ha accompagnano le parole del vescovo.
L’omelia del vescovo Mario Ceccobelli
Misericordia, allegria e speranza sono state le parole chiave dell’omelia pronunciata dal vescovo Mario Ceccobelli, il quale ha elogiato la figura storica e umana di Sant’Ubaldo, ricordando come fu artefice di una vera e propria riforma nella Chiesa Cattolica diffondendo quei valori di trasparenza e carità, che sono alla base dello spirito cristiano.
“La speranza, l’accoglienza sono il cuore e la guida di ogni essere umano; dobbiamo tradurre lo spirito di misericordia in opere concrete, superando chiusure ed egoismi.
Oggi siamo chiamati a rinnovare la nostra identità di popolo, un identità cristiana fatta di amore e condivisione. Il messaggio di Gesù, come sottolinea Papa Francesco, ha una dimensione sociale, di apertura verso il prossimo, priva di personalismi. È Spirito di amore incondizionato“.
Alessandro Galassi – Fotografie Cronaca Eugubina