Luciano Casagrande: “I Ceri sono vita, sono vivi, siamo noi nel tempo, se ne sentiamo la necessità si può cambiare

GUBBIO – Mi sembra straordinario che il nuovo anno 2016 inizi con l’elezione dei tre Capodieci dei Ceri lo stesso giorno, il 10 gennaio, “Election day” del tutto occasionale. Non si ricordava da tempo tutto questo! Ancora momenti di avvicinamento alla Festa dei Ceri insieme, come del resto si era conclusa la Corsa passata!

Approfitto di questa casuale situazione dell’elezione dei Capodieci assieme, per affrontare l’argomento che da anni si sta presentando e fa discutere i ceraioli e non, specialmente quelli di Sant’Ubaldo, sull’arrivo dei Ceri nel chiostro, dove Sant’Ubaldo scavija e non aspetta gli altri.

Foto Ceri 2014

Basilica di Sant’Ubaldo

I Ceri insieme nel Chiostro

Da tempo si è creata una coscienza che vorrebbe che questo momento si cambi, così tutti e tre i Ceri insieme nel chiostro finissero la Festa omaggiando il Patrono. In giro se ne parla, ma non si trova la forza per affrontare con tranquillità l’argomento, anche da parte delle Istituzioni che ne hanno autorità e temporeggiano.

Malessere in Taverna

Il malessere si è avvertito nella Taverna tra i Santubaldari ma si è cercato di ignorarlo, minimizzandolo, alcuni con autorevolezza dicendo “si fa come sempre”, non curandosi del problema. L’anno passato è successa una cosa diversa dal solito: nel chiostro il cero di Sant’Ubaldo, dopo aver fatto le solite girate, è rimasto in piedi. Una cosa che ha del miracoloso, attimi di incertezza tra i ceraioli e la gente che stava assistendo, con perplessità poi nel vedere entrare anche gli altri due Ceri.

Foto Festa dei Ceri 2015

Sant’Ubaldo in Basilica

Il tutto però è sfociato in un fragoroso boato di urla, un esplosione di evviva e gioia collettiva, scroscianti applausi, abbracci tra ceraioli e non, ceraioli di diverso Cero, sotto un altro Cero. Si respirava un clima di vera festa, anche inaspettato, ma atteso da anni, un emozione seguita da lacrime e incredulità. Dopo tanta fatica, tanta tensione dei Ceraioli per la Corsa, finalmente la condivisione generale, cercando la serenità e la gioia, ora con abbracci tra i contendenti.

Così si è ristabilito un clima di allegrezza e riconciliazione, come quella che il nostro Santo Patrono ha sempre predicato e desiderato! Parte dei ceraioli di Sant’Ubaldo non hanno gradito ciò che è successo, rumoreggiando specialmente in taverna.

Foto Via Che'eccoli

Via Che’eccoli del maggio 1988

La Festa è sempre cambiata

Nel corso dei secoli la Festa dei Ceri è sempre cambiata, certamente tanti non erano d’accordo, però si è fatto. Dopo anni finalmente nella taverna se n’è parlato, grazie al fulmine a ciel sereno che è caduto nel Chiostro l’anno scorso. Così anche chi voleva il cambiamento, ed erano pochi, sono riusciti a parlarne.

I libretti di “Via Ch’Eccoli

Per capire meglio sono andato a leggere i libretti gialli dati negli anni insieme a Via Ch’Eccoli, scritti dal professor Barbi a cui tutti dovremmo fare un grande ringraziamento, per aver trascritto la Storia dei Ceri con una grossa fatica, che solo la passione ceraiola permette di fare. Mi rivolgo ai giovani e non: approfondite, tirate fuori quei libretti gialli dalle vostre vetrine della biblioteca per capire meglio la Festa.

Leggeteli, e vedrete i cambiamenti avvenuti nei secoli di storia, il tutto per migliorare o per necessità del momento. Dopo averli letti credo si possa capire meglio che quest’ultimo momento della Festa si può rivedere, non stravolgendo la Festa, ma assecondando il desiderio di cambiamento degli eugubini.

Foto Festa dei Ceri 2015

Sant’Ubaldo arriva in Basilica

I Ceri sono Vita

I Ceri sono vita, vivi, siamo noi nel tempo, se ne sentiamo la necessità si può cambiare. Oggi più che mai si sente la condivisione dei momenti della Festa, specialmente tra i giovani. Dal 1930 è stato un susseguirsi di cambiamenti, dove il fine era cercare il meglio. La nascita dell’Associazione Maggio Eugubino, negli anni Cinquanta, ha portato nella Festa un radicale cambiamento rispetto a ciò che avveniva prima, migliorandola e organizzandola.

Tutto per far apprezzare di più la Festa, richiamare più turisti possibili ad assistere alla manifestazione. Ci credereste! Mentre oggi vorremmo che tutta quella gente non ci fosse, che “ampiccia”, già c’era il problema dei parcheggi per le automobili.

Foto Festa dei Ceri 2015

I Santi dei Ceri

Sensazione di felicità

Se diciamo bello, piace, perché lo sentiamo davvero nel nostro animo, è come una sensazione di felicità che ci riempie, nel vedere la conclusione con tutti e tre i Ceri insieme. Credo che una conclusione così sia gradita anche al nostro Patrono. Oggi è forte il sentimento di vedere i Ceri insieme nel Chiostro, la dimostrazione c’è stata l’anno scorso, accolta da un’esplosione di gioia e commozione della gente.

Per i Ceri mezzani era stato imposto il solito finale, c’è stato il dissenso con una marea di fischi, mentre sono arrivati applausi per i Ceri piccoli che si sono aspettati. Nemmeno per gli ultimi Centenari del Patrono è stato possibile che i Ceri si aspettassero, come del resto già lo si era fatto in anni passati, per non correre rischi, per la solita durezza di pochi che hanno prevalso sul buon senso generale, dimenticandosi che la Festa è per Lui, non la loro.

Foto Festa dei Ceri

Il santo di Sant’Ubaldo in via XX Settembre

Conclusioni

Comunque credo che lo spiraglio del cambiamento è già nell’aria, lento, ma avanza. E nel tempo sicuramente non si arresterà non parlandone in taverna. Forse bisognerebbe che chi crede in questo si faccia più coraggio, senza paura di esprimere le proprie idee, affinché si arrivi alla desiderata e attesa svolta.

Luciano Casagrande – Fotografie Cronaca Eugubina