Presso i Servizi sociali e la Polizia Locale coloro che ospitano persone provenienti dall’Ucraina possono compilare entro 48 ore dall’arrivo dei profughi la “dichiarazione di ospitalità”, che dovrà indicare i riferimenti di chi si accoglie e l’indirizzo presso il quale le persone alloggiano.

Comune di Gubbio – Palazzo Pretorio
Grande attenzione da parte della Asl nel controllo delle vaccinazioni sia degli adulti che dei bambini, visto che il tasso vaccinale in ucraina è del 35% e dal 2019 ci sono focolai di poliomielite e morbillo.
Già tre bambini sono stati inseriti presso la Scuola di Padule. Per tutti un kit di benvenuto con disegni e dialoghi in italiano e ucraino.
GUBBIO – A seguito della guerra in Ucraina, e dell’arrivo in Europa occidentale di migliaia di profughi dalle zone del conflitto, soprattutto donne e bambini, si sta organizzando nelle città italiane una rete di primo soccorso e di accoglienza che vede impegnati diversi soggetti pubblici e privati, oltre alle associazioni e alle organizzazioni solidali presenti sui territori.
Non è da meno la città di Gubbio che, fin da subito tramite la Chiesa Ortodossa e la Caritas diocesana, ma anche grazie al contributo personale di molti privati e titolari di attività, si è mobilitata a favore dei cittadini ucraini arrivati sul territorio comunale, assicurando loro anche assistenza sanitaria contro il Coronavirus.
A questo proposito, questa mattina (giovedì 17 marzo), in sala consiliare a Palazzo Pretorio, si è tenuto un incontro pubblico al quale hanno preso parte l’Amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Filippo Stirati, la Asl con le dottoresse Gabriella Vinti e Paola Tomassoli, i dirigenti scolastici del territorio, la comandante della Polizia Municipale Elisa Floridi, la Caritas Diocesana, la Croce Rossa, la Protezione Civile Gubbio, i soci e le socie dello Spazio Diapason, il Padre ortodosso Nicolae Dragutan, la parrocchia di Semonte, il centro Sai, la scuola “Luigi Radicchi” e la “Fondazione Dario Fo e Franca Rame” che ad Alcatraz sta ospitando alcune famiglie di profughi ucraini.
Servizi sociali e Polizia Locale
Oltre all’impegno nel coordinamento di tutti questi enti e soggetti, l’Amministrazione comunale prosegue con il lavoro fatto dagli uffici dei Servizi Sociali, con i numeri 075.9237542 – 521 o il 342.1357396 per una disponibilità h24, e dalla Polizia Municipale 075.9273770 o 075.9237414, presso la quale coloro che ospitano persone provenienti dall’Ucraina possono compilare entro 48 ore dall’arrivo dei profughi la “dichiarazione di ospitalità”, che dovrà indicare i riferimenti di chi si accoglie e l’indirizzo presso il quale le persone alloggiano.

Incontro in Comune su cittadini ucraini
Gli interventi e il dibattito
Prendendo la parola, il sindaco Filippo Stirati ha detto: “Siamo attivi in tutti i settori, con la Polizia Locale siamo a disposizione per ogni necessità e per fare un’attenta valutazione dei bisogni degli alloggi e del cibo e ogni altra cosa necessari“.
La Dottoressa Merli dei Servizi sociali ha detto che al momento 80 persone hanno fatto dichiarazione di disponibilità, si tratta di 147 cittadini ucraini arrivati a Gubbio ospiti di 40 nuclei familiari e di associazioni e parrocchie. La Asl ha eseguito i tamponi molecolari accertando 4 positività su persone già isolate. Sarà verificato anche il tasso vaccinale, che in Ucraina è del 35% della popolazione.
In corso di verifica in queste ore anche le vaccinazioni dei bambini per il loro inserimento a Scuola. Molti cittadini ucraini non hanno documentazione sanitaria per il fatto che sono scappati di fretta dal Paese, dove dal 2019 ci sono focolai di poliomielite e morbillo.
L’accoglienza sta avvenendo presso nuclei familiari di ucraini già presenti da anni sul territorio, pochi coloro che sono passati per le associazioni. Le principali richieste riguardano la Scuola e il sostegno economico.
Ad esempio, presso la Scuola di Padule sono stati iscritti già 3 bambini con l’attivazione di corsi di italiano. I Dirigenti scolastici chiedono il supporto di un mediatore linguistico, visto che in Umbria sono arrivati già 1800 profughi dall’Ucraina.

Simona Minelli
I Canonici di San Secondo hanno accolto 7 persone, tutti manifestano la speranza di poter rientrare presto in Ucraina nelle loro abitazioni e hanno paura per i mariti e i figli rimasti a combattere.
A Sant’Agostino sono state accolte 3 persone, una famiglia eugubina ne ha accolte 4, l’Aratorio Familiare 10 persone, la Parrocchia di Scheggia 6 persone, e altre 4 persone alla Parrocchia di Branca.
La logopedista Valeria Ruspi ha detto che è stato predisposto un kit di benvenuto per i bambini, con all’interno un vocabolario di italiano e ucraino, e per i più piccoli delle tavole con i disegni in lingua italiana e ucraina.
L’assessore Simona Minelli ha concluso la mattinata affermando: “L’obiettivo di questo incontro era di mettere in contatto tutti i presenti per creare una catena di aiuti condivisi. La priorità è di mettere al sicuro chiunque chieda aiuto. Stiamo anche pensando ad una giornata dedicata a tutti i profughi arrivati a Gubbio e alle persone che stanno aiutandoli per avere un contatto e inserimento migliore“.
Viviana Maringelli – Fotografie Cronaca Eugubina